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Ci sono voluti anni di confronto, proposte ed anche battaglie ma ora la Doc Sicilia – approvata a metà 2011 – diventa realtà grazie alla fondazione del suo Consorzio, di cui è stato sottoscritto a Palermo venerdì 8 giugno l’atto costitutivo e definito lo statuto. Nome: Consorzio Vini DOC Sicilia. In attesa dell’assetto definitivo il neonato Consorzio sarà presieduto da Antonio Rallo (Donnafugata) (cfr foto accanto) che nella sua qualità di presidente di Assovini Sicilia ha contribuito in modo fattivo alla nascita della nuova entità: “Sono onorato di portare il nostro contributo al Consorzio nel quale abbiamo profondamente creduto fin dall’inizio. Sarà uno strumento fondamentale per mettere insieme le energie positive del vino di qualità siciliano e affrontare con più determinazione i mercati sui quali ormai da anni la nostra categoria si muove con successo. E, non ultimo, grazie al ruolo di tutela che svolgerà il Consorzio, potremo ulteriormente garantire la qualità dei nostri prodotti che, non dobbiamo dimenticare, portano il nome della Sicilia in ogni parte del mondo”.


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Lo affiancherà un consiglio di amministrazione costituito da altri sei consiglieri, in rappresentanza delle organizzazioni che hanno costituito con Assovini il comitato promotore della Doc Sicilia: Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Lega delle Cooperative, Agci e Confcooperative. È un momento di svolta per la viticoltura dell’intera regione che vedrà tutelate le proprie produzioni di qualità da un marchio fortemente riconoscibile e al tempo stesso garantirà presso il consumatore un prodotto controllato, di certa origine siciliana e con standard qualitativi garantiti dal disciplinare. Ma non solo: come ha dichiarato Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento interventi strutturali dell’Assessorato all’Agricoltura, Offriremo il supporto necessario per consentire al Consorzio di percorrere una strada che deve portare alla valorizzazione dei vini di Sicilia e al loro miglioramento qualitativo, al posizionamento commerciale e alla percezione dell’identità territoriale. Ora è tempo di iscrizioni, che per dare al Consorzio reale forza ed effettiva rappresentatività dovranno attestarsi almeno al 35% dei viticoltori che hanno rivendicato vigneti ricadenti nella Doc Sicilia e almeno il 51% del vino prodotto in quell’area. La Doc Sicilia interesserà a partire dalla vendemmia 2012 tutti i territori viticoli dell’isola (al momento le domande di iscrizione alla Doc Sicilia sono pari a circa 33.000 ettari) e andrà a “coprire” anche quelli fino ad oggi ascrivibili alle 22 Doc già esistenti. Nuova denominazione dal 2012 anche per l’Igt, che si fregerà della dicitura Terre Siciliane.

+info: Thurner PR, Firenze www.thurner-pr.com

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