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Se sul campo non è arrivata purtroppo alcuna vittoria, fuori dal campo l’Italia si è dimostrata ancora una volta la regina dell’ospitalità. Siamo stati al Torneo Sei Nazioni, più precisamente alla sfida fra gli azzurri del ct Kieran Crowley e il Galles disputata lo scorso 11 marzo allo Stadio Olimpico di Roma, e abbiamo vissuto un’experience a 360° fra sport, hospitality, food e beverage.
Il protagonista indiscusso, oltre allo spettacolo sul rettangolo verde, è stato indubbiamente Birra Peroni, che ha sostenuto ancora una volta la Federazione Italiana Rugby (FIR) e l’Italrugby in tutte le sfide in programma per l’iconico Sei Nazioni. Come? L’iconico Terzo Tempo si è tinto di azzurro, grazie al nuovo partner ufficiale Peroni Nastro Azzurro. Un villaggio situato all’interno del Foro Italico ha permesso infatti a tutti di vivere un’esperienza unica e memorabile, ispirata alla campagna “Vivi Ogni Momento” che ha reso il brand icona di stile e made in Italy nel mondo.
“Siamo orgogliosi di fare un passo avanti nella nostra storica collaborazione: con Peroni Nastro Azzurro abbiamo ampliato tutta l’emozione che questo torneo è capace di trasmettere, creando momenti unici da far vivere a tifosi e appassionati nelle diverse aree del Terzo Tempo Village. Lo abbiamo fatto portando in vita per la prima volta nel villaggio lo stile unico di The House of Peroni Nastro Azzurro e lo spirito della nostra campagna di comunicazione internazionale: Vivi Ogni Momento”, ha dichiarato Francesca Bandelli, Marketing & Innovation Director di Birra Peroni.
Il Sei Nazioni è la più importante manifestazione di rugby in Europa: Italia, Francia, Inghilterra, Scozia e Irlanda si sfidano ogni anno in uno dei tornei più combattuti al mondo e le partite si svolgono in ognuno dei 6 Paesi. Il match casalingo col Galles ha seguito quindi quelli con Francia (5 febbraio) e Irlanda (25 febbraio), regalando agli appassionati di sport una bella giornata di festa. Un clima totalmente lontano dal fanatismo o il senso di ostilità che contraddistingue il calcio, ma votato piuttosto alla condivisione. Anche delle eccellenze gastronomiche italiane, che hanno scandito tanto l’accoglienza pre-partita quanto l’intrattenimento durante l’intervallo e soprattutto l’immancabile Terzo Tempo finale.
Proprio il villaggio per i fans “Terzo Tempo Peroni Nastro Azzurro” non è stato solo il cuore della musica e dell’intrattenimento prima e dopo gli 80 minuti della sfida persa 29-17 da Lamaro e compagni, ma anche un aggregatore delle numerose iniziative a sfondo sociale promosse dalla FIR, impegnata nel confermare il proprio impegno per un evento pienamente sostenibile. Si è rinnovata, soltanto per citarne una, la collaborazione con Equoevento, avviata nel 2015 per il recupero delle eccedenze alimentari provenienti dall’area ospitalità dello Stadio Olimpico di Roma (quelle provenienti dai banchetti post-partita sono state donate a enti caritatevoli).
Tifosi e addetti ai lavori francesi, irlandesi e gallesi, oltre ovviamente alle migliaia di italiani accorsi allo stadio, si sono potuto godere nel dettaglio quattro concept gastronomici differenti: il Villaggio Terzo Tempo, spazio fuori dallo stadio aperto a tutti prima, durante e dopo la partita con uno Spazio Peroni/Nastro Azzurro e vari Food Truck; un’Area Hospitality con proposte food servite direttamente dentro lo stadio e un’Area Executive Hospitality sempre all’interno dello stadio con un pranzo a buffet, ben abbinato a una proposta cocktail e vino (catering firmato da Palombini con Fiorucci partner della FIR); infine Piazza Italia, lo spazio di punta e quindi il fiore all’occhiello del Sei Nazioni con aziende e ospiti italiani o stranieri paganti. In questa terrazza panoramica affacciata sul campo da gioco il pre-partita si è articolato fra pranzo servito a tavola con camerieri e sommelier, oltre a uno show cooking a cura della Chef Iside De Cesare del ristorante “La Parolina” (una stella Michelin), che ha preparato nello specifico dei Tortelli ripieni di cinta senese con salsa parmigiano 36 mesi, tartufo nero, nocciole della Tuscia e guanciale croccante. A seguire, coffee break e successivo aperitivo/caffè e biscotti post-partita.
In mezzo a tanta scelta, c’è però uno spazio che ci ha colpiti più degli altri: House of Peroni, dove abbiamo potuto berci una birra (o meglio, un’altra…) sponsor dell’evento, degustare i cocktail del celebre barman Mattia Pastori e anche la pizza fritta di Gino Sorbillo. Un climax di sapori che ha reso sicuramente meno amara la sconfitta dell’Italia. Perché il bello del rugby sta proprio nella sua atmosfera all’insegna del fair-play. Poco importa del risultato.
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