Il colosso multinazionale svizzero Nestlé sarebbe pronto a valutare delle offerte per il business delle acque minerali e delle bevande premium. Le voci su una possibile operazione di questo tipo si rincorrono da mesi negli ambienti del settore finanziario, ma ora i rumors secondo quanto riportato da Bloomberg, vedrebbero diversi fondi di private equity in fase di valutazione per acquisire il ramo d’affari dell’acqua minerale di Nestlé. Tra i principali attori interessati in lizza ci sarebbero i fondi PAI Partners, Bain Capital, Clayton Dubilier & Rice (CD&R) e KKR, per un’operazione complessiva con una valutazione di circa 5 miliardi di euro.
Un’ipotesi in linea con le decisioni strategiche di Nestlé, che nel novembre dello scorso anno aveva annunciato la separazione dal 1° gennaio 2025 della sua divisione acqua minerale, che comprende marchi storici come Perrier, S.Pellegrino e Acqua Panna. Una business unit con sede a Parigi e guidata da Muriel Lienau, precedentemente a capo di Nestlé Waters Europe, che genera ogni anno un fatturato di 3,3 miliardi di franchi svizzeri. Proprio in occasione del lancio di questa nuova divisione focalizzata sul segmento delle bevande, era stato in prima persone il CEO di Nestlé Laurent Freixe, a dichiarare di mantenere aperta qualsiasi soluzione per esplorare possibili partnership e accordi strategici nell’ambito del suo processo di riposizionamento. In base alle indiscrezioni di questi ultimi giorni, un aspetto interessante sarebbe il fatto che Nestlé potrebbe decidere di mantenere una quota nell’azienda risultante dalla vendita.
Non sarebbe la prima volta che Nestlé negozia con fondi di private equity. Nel 2016 come ricordato dalla testata specializzata BeBeez tra i primi a riprendere i rumors di Bloomberg, aveva ceduto il suo business europeo dei gelati, comprensivo anche del marchio Haagen-Dazs, a una joint venture con PAI Partners. Un deal che aveva incluso l’acquisizione di R&R Ice Cream, un’azienda precedentemente di proprietà di PAI. Nel 2019 Nestlé aveva venduto anche la sua attività nel settore dei gelati negli Stati Uniti a Froneri, un’operazione per un valore di 4 miliardi di dollari. Mentre nel 2023, le due società avevano formato una joint venture per gestire le attività di Nestlé relative alla pizza surgelata in Europa, tra cui lo storico marchio Buitoni.