Il mercato vale 556 milioni di € con una vendita annua di 50 milioni di kg; è il quarto segmento della categoria Salumi, di cui veicola l’8% del giro d’affari. Se durante il 2011 i trend di vendita sono stati positivi o stabili, con il 2012 è iniziato un periodo di calo delle vendite che si conferma anche a giugno 2014 (trend annui: -4,2% i volumi; -2,8% a valore). Le difficoltà maggiori si riscontrano nella distribuzione moderna, tiene invece un po’ di più il canale tradizionale.
Nella grande distribuzione sia il Banco Taglio sia il prodotto a Libero Servizio (pezzi interi, tranci o cubetti) confermano perfomance negative (rispettivamente a volume -5,8% e -7,1%; a valore -5,3% e -5,3%), mentre cresce il prodotto già affettato e confezionato in vaschetta che chiude l’anno (giugno 2014) con un +2,7% a volume e un +3,7% a valore. Quest’ultima tendenza non rappresenta solo una risposta alla domanda di maggiore contenuto di servizio che il consumatore sembra apprezzare (risparmio tempo sul punto di vendita; shelf life più lunga; confezione in vaschetta), ma è anche frutto della politica della grande distribuzione che continua a ridurre lo spazio al banco gastronomia con obiettivi di taglio dei costi. Il normal trade, canale che veicola il 40% del giro d’affari della Mortadella e caratterizzato dal prodotto al banco, di contro ha un andamento meno negativo (-3,3% a volume; -2,1% a valore) probabilmente grazie alla figura del salumiere, sinonimo di “continuità”, freschezza e qualità del prodotto
A cura di Serena Tundo +info: www.nielseninsights.it/consumer/2014/09/tempi-difficili-per-il-mercato-della-mortadella/