Nell’ultimo anno terminante al Settembre 2014 e per il secondo anno consecutivo, la categoria Spezie registra una crescita del +8,6% a volume e +4,9% a valore, veicolando un giro d’affari pari a 62,3 milioni di euro. A guidare la crescita sono in modo particolare le marche private, oltre ai main followers e alcune brand minori.
Per quanto riguarda la sales location, l’area più importante a volume è l’Area 3, mentre a valore primeggia l’Area 1. L’Area 4 risulta in entrambi i casi quella in cui la categoria è meno allocata.
Oltre il 60% dei volumi della categoria è veicolato dagli Iper+Super. Questi ultimi, insieme al Discount, sono i canali che determinano la crescita delle Spezie, grazie a un allargamento dell’assortimento a scaffale e all’abbassamento del posizionamento di prezzo al kg, ma non a confezione. Questo suggerisce la crescita di marche con formati maggiori a prezzi inferiori alla media, visto anche che l’intensità promozionale è pressoché stabile a livello generalizzato.
Il mercato delle spezie a valore e trend nell’anno
In decisa controtendenza l’andamento degli Aromi, determinato principalmente dal rallentamento dei “sacchetti da forno” pre-riempiti di aromi che trainavano il trend fino a circa due anni fa. Si assiste a una flessione accentuata del mercato rispetto all’anno precedente (-4,4% in volume e -11,1% in valore), con un fatturato complessivo di 26 milioni di euro.
L’unico canale che mostra una crescita è il Discount che cresce a doppia cifra (+24,4% a volume e +16,9% a valore), grazie al continuo allargamento di presenza e di numero medio di referenze, in modo particolare delle Marche Private e al posizionamento di prezzo decisamente più basso rispetto ai Super+Iper.
Tra gli Aromi, però, gli insaporitori (per carne, pesce, patate, etc.) continuano a performare positivamente.
Il mercato degli aromi a valore e trend nell’anno
Fonte: Nielsen, Market*Track, AT Settembre 2014
A cura di Sara Zucchi www.nielseninsights.it/consumer/2014/12/spezie-e-aromi-il-motore-del-sapore/