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Tempo di riconoscimenti importanti per le aziende del Gruppo Italiano Vini, che in questo periodo stanno inanellando una serie di premi  e attestazioni da parte delle guide di settore. Tra le etichette di eccellenza del player leader del mondo del vino italiano, spiccano il Valtellina Sfursat 5 Stelle 2021 Nino Negri e il Chianti Classico Riserva 2020 Vigneti La Selvanella, che hanno ottenuto i Tre Bicchieri della guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso. Un riconoscimento che ci riempie di orgoglio il GIV per il prestigio che conferisce ai vini e alle loro zone d’origine: la Valtellina e il Chianti Classico. Entrambi i vini sono il risultato di una lunga tradizione vitivinicola, del lavoro e della passione che dedichiamo alla cura dei vigneti e alla valorizzazione dei territori in cui abbiamo la fortuna di operare, mantenendo vivo lo spirito di questi luoghi e la cultura che li caratterizza.

NINO NEGRI Con oltre un secolo di storia nel cuore della Valtellina, la cantina Nino Negri è diventata un simbolo della viticoltura di montagna. Il vigneto, che si estende su 35 ettari di proprietà e altri 125 gestiti in collaborazione con viticoltori locali, si sviluppa lungo ripidi pendii terrazzati sorretti da millenari muretti a secco, tra i 315 e i 700 metri di altitudine. Il Valtellina Sfursat 5 Stelle 2021 è un’icona della Nino Negri. Questo Sforzato di Valtellina DOCG è prodotto solo in annate eccezionali, da uve Nebbiolo che, dopo la raccolta, vengono lasciate appassire in fruttaio per concentrare aromi e sapori. L’annata 2021 ha beneficiato di un andamento climatico particolarmente equilibrato, con una primavera fresca e un’estate che ha alternato periodi asciutti e umidi, permettendo alle uve di raggiungere una perfetta maturazione. Il risultato è un vino potente, ma elegante, con intensi profumi di frutti rossi maturi, spezie e sentori di erbe di montagna, e un finale lungo e complesso. Una grande espressione della viticoltura della Valtellina.

Danilo Drocco

«La Valtellina rappresenta un unicum nel panorama viticolo italiano – spiega Danilo Drocco, direttore della Nino Negri – è una regione difficile da coltivare, con i suoi vigneti arrampicati lungo i pendii: i terreni poco profondi hanno una superficie lavorabile che varia dai 40 ai 120 centimetri e non è raro osservare le viti che affondano le radici nelle fessure della roccia madre. Ma queste condizioni particolari contribuiscono a rendere i vini straordinari. La vinificazione e l’affinamento, frutto di decenni di esperienza, poi fanno il resto, esaltando l’eleganza, la verticalità e la mineralità del Nebbiolo. Nasce così il nostro celebre Sfursat 5 Stelle».

VIGNETI LA SELVANELLA Situato nel comune di Radda in Chianti, nel cuore del Chianti Classico, il vigneto La Selvanella è un cru storico della Toscana. Si estende su 50 ettari di vigneti circondati dai boschi, su una collina fra i 330 e i 600 metri di altitudine. La sua posizione privilegiata, con esposizioni multiple e suoli di diverse composizioni, crea un terroir unico in cui il Sangiovese sviluppa caratteristiche distintive. Il Chianti Classico Riserva 2020 Vigneti La Selvanella è l’espressione di questo straordinario vigneto. Prodotto esclusivamente con uve Sangiovese, il vino affina per tre anni in grandi botti di rovere da 120 ettolitri. Segue un ulteriore affinamento di sei mesi in bottiglia. L’annata 2020 ha visto una primavera fresca e una maturazione lenta e regolare, favorita da piogge estive e importanti escursioni termiche che hanno esaltato i profumi floreali e balsamici del vino. La Selvanella 2020 si presenta con un bellissimo colore rubino, un bouquet ricco di frutti selvatici e ciliegia, arricchito da note di liquirizia e menta. In bocca è vibrante e succoso, con tannini eleganti e un lungo finale. Grande longevità e capacità di evolvere nel tempo.

«Siamo molto fieri di questo riconoscimento – commenta Alessandro Zanette, direttore di Vigneti La Selvanella – il nostro Chianti Classico Riserva La Selvanella viene prodotto dalla vendemmia 1969 ed è il primo cru di Toscana, essendo stato il primo Chianti Classico a citare in etichetta il nome del vigneto di provenienza. Un vigneto unico completamente immerso nei boschi, con i quali interagisce, conferendo al vino caratteristiche sorprendenti. La scelta coraggiosa di dedicare questo vigneto a un’unica varietà, il Sangiovese, è stata decisiva. Fin dalla vendemmia 1969, abbiamo puntato tutto sul Chianti Classico Riserva senza produrre altre referenze, mantenendoci fedeli alla nostra identità».

INFO: www.giv.it

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