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“Nocino 375”, storia e ricetta emiliane tramandate da 50 anni di nonno in nipote


Autentico, innovativo e naturale: Nocino 375 racconta una storia di famiglia, una storia iniziata da nonno Massimo negli anni ’70 e portata avanti ancora oggi coi medesimi principi da sua nipote Valentina.

Ci troviamo a Bologna, dove le Officine Maximum di Valentina hanno ridato vita al progetto del nonno  ampliandolo ulteriormente con l’idea di creare liquori buoni e naturali, tradizionali ma innovativi, tutti realizzati localmente e con grande attenzione alla sostenibilità ambientale. “Questo è il mio modo di testimoniare la filosofia di vita di mio nonno, dando un contributo perché i suoi valori non vadano persi. E un buon bicchiere resta ancora la migliore scusa per farlo!”, racconta a Beverfood.com la produttrice Valentina.

Il Nocino 375, d’altronde, è la più antica ricetta di proprietà della famiglia. Fin dagli anni ’70 le noci venivano raccolte ancora verdi, durante i primi giorni d’estate, nelle valli emiliane. L’obiettivo? Preparare un liquore in grado di offrire un sorso di genuinità e di semplicità ad amici e parenti durante ogni pranzo e cena a casa. Nonno Massimo, difatti, si era costruito in officina persino una macchina in grado di spaccare i malli in quattro prima di metterli a macerare, creando così una vera e propria tradizione da condividere – anno dopo anno – con gli affetti più cari.

Esattamente da quei valori, e da quella ricetta, è ripartita Valentina. “Ancora oggi lo facciamo così, mettendo insieme l’antica tradizione regionale con la preparazione del nonno: 375 malli per ogni damigiana, che venivano divisi in quattro prima di essere lasciati a macerare per 60 giorni con alcol e spezie. A questo punto il Nocino viene lasciato a riposare almeno un anno per poi essere pronto a donarci il suo gusto inconfondibile, una volta filtrato e imbottigliato. Tutto rigorosamente senza fretta”, spiega Valentina.

Nocino intenso e raffinato, al naso il suo ampio bouquet richiama il mallo della noce e, in sottofondo, si percepiscono anche sentori balsamici di menta selvatica e liquirizia. Al palato Nocino 375 è invece pastoso e molto persistente. La via retronasale mostra ancora la centralità del mallo della noce e, in chiusura, arrivano aromi sottili di anice stellato e caffè.

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