La birra di Natale rappresenta per ogni mastro birraio un’occasione ghiotta per esprimere il proprio estro.
Questo è dovuto al fatto che la birra di Natale, pur essendo considerata tra le birre invernali, normalmente consumate nelle festività natalizie e pur essendo di tradizione secolare, non è identificata in uno stile brassicolo preciso.
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Ogni nazione, ogni mastro birraio, si esprime producendo birre tendenzialmente di elevata gradazione alcolica, sovente caratterizzate dall’uso delle spezie che frequentemente ricordano le festività natalizie come la cannella, lo zenzero, il cacao o cioccolato e le scorze di arancia, per citarne alcune.
Per Baladin e Teo Musso, questo è un invito alla creatività che nell’edizione 2019 si è espressa attraverso l’uso di un prezioso quanto raro cacao, fornito dall’amico e maestro cioccolatiere Gianluca Franzoni di Domori: il Criollo, varietà Chuao.
LA BIRRA
L’uso sapiente di cacao Criollo di Domori, nella rara, pregiata e aromatica varietà Chuao, caratterizza la birra fin dal primo sorso evidenziando piacevoli e calde note di cioccolato – ben equilibrate con i sentori di cereale torrefatto – che evocano ricordi di frutta secca. Presente la nota amaricante del luppolo che lascia in bocca un equilibrato retrogusto tra dolce e amaro, appagante ad ogni assaggio.
Ringraziamo il maestro cioccolatiere Gianluca Franzoni per aver tostato le fave di questo prezioso e antico cacao rendendo unica la nostra birra di Natale.
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DATI TECNICI
- PLATO = 19 °P
- IBU = 20-24
- EBC = 50-55
- Alcool = 8,5 %
Formati: bottiglia con astuccio natalizio da 75 cl e 150 cl (magnum)
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ABBINAMENTI CONSIGLIATI
Ideale per accompagnare i cibi speziati invernali, perfetta con i dolci natalizi, il panettone classico o con i dolci speziati con cannella o arancia.
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LA STORIA della nascita di Nöel Chocolat
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Quello tra Gianluca Franzoni e Teo Musso è indiscutibilmente l’incontro di due visionari, maestri nel creare percezioni sensoriali uniche e accaniti esploratori dei gusti e dei profumi. Gianluca, esperto selezionatore di cacao, si è definito un hidalgo, uno storico nobile cavaliere, che salva e seleziona cacao con l’intento di creare cultura su questo antico prodotto della terra.
La sua storia inizia in Venezuela dove esplora piantagioni di cacao alla ricerca delle varietà più aromatiche, spesso scartate per la complessità nella coltivazione e la scarsa resa ma che si rilevano le migliori in termini di aromaticità e che non richiedono importanti quantità di zucchero per esprimere la loro dolcezza.
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Gianluca fonda Domori più o meno quando Teo apre il suo birrificio. Naturalmente dotati di capacità nel percepire aromi e profumi, li accomuna la loro scelta di voler sperimentare per creare forti ma equilibrate sensazioni a chi assaggia i loro prodotti. Entrambi comprendono l’importanza di dover investire energie nel creare cultura del loro prodotto e, nel corso degli anni, mai hanno smesso di farlo incontrando persone, raccontando la loro storia e quella delle loro creazioni.
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Chiara a tutti e due l’importanza di seguire dal campo al laboratorio gli ingredienti, sostengono il valore dato al controllo della filiera agricola. È quindi stato naturale accettare la sfida di unire le reciproche esperienze per produrre un matrimonio tra cacao e birra. Gianluca ha scelto il suo cacao che ha voluto lavorare direttamente e Teo lo ha inserito, con grande rispetto, nella sua birra che più avrebbe potuto esaltarne le caratteristiche organolettiche. Infine, la scelta del cacao Criollo, nella sua antica e rara varietà Chuao, è stata la migliore dimostrazione di amicizia.
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+ Info:  www.baladin.it – –Â