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Dopo il Novebolle Blu, l’azienda romagnola punta sul Rosé proponendo un altro Spumante Doc in questo anno complicato segnato dal Covid-19.
“È nei momenti difficili che bisogna lanciarsi in nuove sfide”.
Una bollicina innovativa che simboleggia la voglia di ripartire di questa cantina gestita da un giovane team, under 35 quasi totalmente donne.
La tradizione della spumantistica di Romagna viene reinterpretata con questo progetto nato dalla visione di due cooperative vinicole della Romagna: Caviro e Terre Cevico, che per la prima volta hanno unito le forze con l’intento di promuovere il loro territorio e la filiera.
Novebolle Rosé è “la nostra risposta concreta alle opportunità, viviamo un momento dove non bisogna fermarsi, anzi è necessario più che mai scommettere sul futuro” – dichiara Ruenza Santandrea, Presidente di Bolé e Presidente del Consorzio Vini di Romagna.
Questo 100% sangiovese è realizzato in 15.000 bottiglie, da oggi disponibili per il mercato.
Un saluto solare dalla Romagna che, come tanto caratterizza le genti di questa zona, tanto caratterizza questo vino: aperto, goloso, un Extra Brut conviviale e freschissimo, dal perlage mai incisivo e sempre delicato ad enfatizzare la parte più grassa dell’uva ma anche la verve contagiosa. Che inizia con l’incontro delle nuances rosa pastello. Intenso ed elegante, accattivante nel suo affaccio a note di pan grattato per esaltare in maniera inedita il sangiovese che se solitamente si contende il palco con il trebbiano, qui si palesa all’unisono.
Bolé Rose è anche un concreto esempio scaturito dalla modifica del disciplinare Romagna DOC, che consente la possibilità di produrre nuovi spumanti sotto un unico marchio da tutti i produttori che possono così usufruire del marchio collettivo Novebolle.
*DISLAIMER
Bolé Rosé è disponibile in esclusiva nazionale su Winelivery.
Sito web: www.bolewine.com
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