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Fipe-Confcommercio contro l’obbligo del POS per i micropagamenti


A meno di sei mesi dall’introduzione dell’obbligo per tutti i professionisti e i commercianti di accettare pagamenti elettronici, introdotto con il Decreto PNRR n. 36, arriva l’esonero per sigarette e valori bollati. Il POS obbligatorio lascia così fuori i tabaccai, che saranno esentati dall’applicazione delle sanzioni in caso di mancata accettazione di carte e bancomat per alcune specifiche.

 

Anche il settore della ristorazione, tramite Fipe-Confcommercio, richiede a gran voce lo stop dell’obbligo del POS per i micropagamenti.

“L’introduzione dell’obbligo di accettare la moneta elettronica anche per pagamenti minimi in cui il costo della transazione si mangia tutto il margine è una forzatura che non ha giustificazione né sul piano economico né su quello sociale” ha affermato Aldo Cursano, vicepresidente di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici Esercizi.

“Bene ha fatto l’agenzia delle Dogane e dei Monopoli ad esonerare da tale obbligo i tabaccai per l’acquisto di sigarette e valori bollati sulla base di un evidente squilibrio tra costi e margini ma perché le norme rispondano sempre al principio di equità occorre ora intervenire anche sui micropagamenti. Obbligare un esercente a dover incassare i 90 centesimi o l’euro di un caffè con la carta di credito vuol dire costringerlo a lavorare in perdita senza considerare poi anche gli effetti di qualche disfunzione sul piano organizzativo. Occorre ripensare gli interventi adottati fino a questo momento ed eliminare l’obbligo per i micropagamenti”.

“I casi sono due – conclude Cursano – o si cancella l’obbligatorietà per gli esercenti di accettare bancomat e carte di credito per i pagamenti di piccolo importo oppure si azzerano le commissioni fino ad almeno 25 euro. Non si possono obbligare le imprese a lavorare in perdita”.

Fonte: www.fipe.it/2022/10/28/ristorazione-fipe-confcommercio-stop-allobbligo-del-pos-per-i-micropagamenti/

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