Il direttore generale dell’OIV, Jean-Marie Aurand, dopo aver ricordato i dati pubblicati dall’OIV ad aprile sulla stabilizzazione delle superfici (7,436 milioni di ettari) e l’aumento della produzione mondiale di vino (278,6 milioni di ettolitri), ha presentato gli elementi relativi al consumo e agli scambi internazionali di vino nel 2013. Il consumo mondiale di vino nel 2013 si colloca a 238,7 milioni di ettolitri, con un calo di 2,5 milioni rispetto al 2012.
Nei paesi tradizionalmente produttori si registra una flessione del consumo in Francia di 2,1 milioni di ettolitri (28,1 di vino consumati), in Italia di 0,8 milioni di ettolitri (21,7 il consumo totale) e in Spagna di 0,2 milioni di ettolitri (9,1 di vino consumati). Per quanto riguarda la Cina, la rapida crescita del consumo degli ultimi anni segna una battuta d’arresto, con 16,8 milioni di ettolitri, pari a una riduzione del 3,8% tra 2012 e 2013. In questo contesto, gli Stati Uniti si portano a 29,1 milioni di ettolitri di vino consumati (esclusi vermut e vini speciali) e divengono, nel 2013, il primo mercato interno mondiale in termini di volume. I principali paesi dell’America latina (Argentina, Cile e Brasile), il Sud Africa e la Romania registrano una crescita dei consumi rispetto al 2012.
Il calo della produzione 2012 è in parte responsabile della riduzione dei volumi esportati nel 2013: -2,2%. Ciò nonostante, il valore degli scambi mondiali è aumentato nel 2013 dell’1,5%, raggiungendo i 25,7 miliardi di euro. I vini imbottigliati e i vini spumanti rappresentano la grande maggioranza del commercio mondiale di vino in termini di valore: 71% per i vini fermi (18,3 miliardi di euro) e 17% per i vini spumanti (4,3 miliardi di euro).
FONTE: www.teatronaturale.it/DEL 13.05.14 – www.oiv.int