“Vino Libero” è un progetto di marketing enologico in cui sono coinvolte 13 cantine di sette regioni, che dispongono di 180 ettari vitati, 350 addetti, per un totale potenziale di 1 milioni di bottiglie prodotte su tutto l’intero territorio nazionale. La parola libero si declina nella filosofia di Farinetti, il fondatore di Eataly e patrocinatore del progetto, in termini precisi: vini liberi da concimi chimici, da diserbanti, da solfiti, da lieviti industriali, da packaging costosi e inquinanti, ma anche da prezzi eccessivi. Un progetto che parte dal vigneto, con un Disciplinare di coltivazione a tutela della biodiversità dell’agroecosistema e della sostenibilità ambientale, e approda in cantina, Il progetto vede coinvolte le cantine Fontanafredda, Mirafiore, Borgogno, Brandini, San Romano, e Santa Vittoria in Piemonte, Monterossa in Lombardia, Serafini & Vidotto in Veneto, Le Vigne di Zamò in Friuli, Fulvia Tombolini nelle Marche, Lornano in Toscana, Agricola del Sole in Puglia e Calatrasi & Miccichè in Sicilia, tutte impegnate a produrre secondo le caratteristiche su menzionate e che, pertanto, potranno fregiarsi dell’etichetta “Vino Libero” .
“Vogliamo creare una comunità libera da quei vincoli che soffocano il nostro paese”, ha esordito Farinetti nella sede di Eataly Roma. “Vino Libero e’ un’associazione libera tra amici, senza alcun vincolo, ma contiamo crescere e spero che arriveremo presto ad essere una trentina di cantine. Il nostro obiettivo e’ creare un contatto diretto con le enoteche e i ristoranti che si associano a questa iniziativa ma anche con i consumatori, attraverso il nostro sito internet”. Inizialmente il progetto prevede di raggiungere 400 luoghi di vendita, 600 luoghi di ristoro e 100.000 clienti. I clienti riceveranno informazioni sui vini sia dai produttori che dai fornitori, con la possibilità di acquistare dalle enoteche e dai ristoranti associati oppure on line (sul sito www.vinolibero.it). La rete di “Vino Libero” avrà un numero chiuso di 1000 fornitori (i primi 1000 che si assoceranno) e le domande in eccesso saranno valutate ogni anno solo per un numero pari ai fornitori che usciranno dalla rete. Prezzi non politici ma equi, dai 6 ai 50 euro a bottiglia per un Barolo riserva. Come riconoscere il vino liberato? da una bandierina al collo con il logo tricolore.
+info: www.ristoranteitalia.eataly.it/images/vinolibero.pdf