Sibeg – imbottigliatore di The Coca-Cola Company dal 1960, all’ottavo posto tra le aziende produttrici di bevande analcoliche in Italia e tra le top 50 aziende siciliane per ricavi nelle vendite e numero di dipendenti – si conferma ancora una volta uno dei principali attori di sviluppo e innovazione dell’economia siciliana, interpretando l’azienda come bene sociale e veicolo culturale. L’ultima grande scommessa, illustrata a Catania è il “Green Mobility Project”. Sibeg sarà la prima azienda in Europa a dotare la sua Field Force di 100 auto full electric Citroën C–Zero per i suoi 100 sales executive, sostituendo interamente quelle endotermiche attualmente in uso.
(nella foto: Luca Busi -CEO di Sibeg – con Muhtar Kent – CEO di Coca-Cola Company)
Una vera e propria operazione-pilota per il sistema Coca-Cola e per il mercato di riferimento, che consentirà di ridurre in un anno 330 tonnellate di emissioni di CO2, pari alla quantità assorbita da 24.750 alberi: i dati mostrano i vantaggi ambientali legati all’e-mobility, un settore che in Sicilia stenta ancora a decollare (i dati emissivi sono stati verificati da LRQA Italy S.r.l. come documentato nell’Assurance Statement LRC0121094/0097 del 15/05/2015). L’iniziativa firmata “Sibeg” prevede anche un investimento sul territorio e per il territorio, grazie a una partnership con Enel Energia che fornirà le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici con 50 colonnine (che consentiranno di fare il pieno in 4,5 ore), installate per la maggior parte nelle aree di sosta dei punti vendita della grande distribuzione, dislocate su tutta l’Isola e accessibili al pubblico. L’investimento prevede inoltre anche il posizionamento di 7 punti di ricarica veloce (che consentiranno di fare il pieno in 25 minuti).
Un’operazione, quella annunciata dall’amministratore delegato dell’azienda siciliana Luca Busi, sostenuta economicamente e interamente da Sibeg senza alcun finanziamento pubblico, con un investimento di 2,4 milioni di euro per il primo triennio: l’azienda siciliana, che si è sempre mostrata sensibile alle problematiche dell’impatto industriale sull’ambiente, diventa così modello virtuoso nel panorama internazionale sul fronte dello sviluppo sostenibile. Dalla riduzione dei consumi energetici e idrici, all’impiego di fonti rinnovabili, passando per le più avanzate tecnologie per il trattamento dei reflui, il “Green Mobility Project” conferma ancora una volta l’impegno responsabile e la politica ambientale di Sibeg, che ha costruito un nuovo modo di fare business dialogando con il sistema sociale e territoriale di riferimento. A confermare il valore aggiunto delle “green practices” portate avanti dall’azienda, il recente studio dell’Università di Catania – Dipartimento Economia e Impresa – che ha esaminato l’impatto socio-economico di Sibeg, confermando il suo ruolo di “player” primario nel settore delle bevande e di catalizzatore di sviluppo per la collettività, trasformando la sua capacità economica in maggior ricchezza per l’intera comunità locale e regionale.
Il progetto presentato oggi, inoltre, ricalca le direttrici di sviluppo della Regione Siciliana (Strategia di specializzazione intelligente RIS3), anticipando gli standard italiani del prossimo futuro. «Grazie alla partnership con Citroën Italia doteremo cento sales executive di mezzi totalmente elettrici dalle altissime prestazioni, con l’obiettivo di contribuire a diminuire sia le emissioni locali di anidride carbonica, sia l’inquinamento acustico. Il fenomeno del cambiamento climatico, l’aumento dei prezzi petroliferi, le importanti innovazioni hi-tech nell’industria automobilistica e i nuovi dettami delle normative europee – continua Busi – spingono le aziende a intraprendere nuove strade: Sibeg, in questa direzione, rappresenta ormai un modello d’innovazione. Siamo certi che l’investimento effettuato contribuirà a dare un importante slancio al settore dell’e-mobility».
Una scelta al passo con la contemporaneità che presenta molteplici benefici per l’ambiente, ma anche per chi sceglie d’intraprendere la strada “verde”: le auto elettriche, infatti, non vengono sottoposte ai vincoli di circolazione; hanno una manutenzione ridotta; sono esenti da bollo per i primi 5 anni con costi assicurativi calmierati sui kW motore e non sui cavalli; consentono di usufruire d’incentivi sull’acquisto e di diminuire i livelli dello stress. «Guidare elettrico – sottolinea Busi – è altamente performante e consente di fare un’esperienza realmente nuova: grazie alla sua struttura leggera, l’auto green è scattante nell’accelerazione pur mantenendo un’ottima tenuta di strada; è pratica e spaziosa; senza rumori o vibrazioni consente di viaggiare in sicurezza con un comfort superiore ai veicoli tradizionali. Inoltre, è possibile percorrere 135 km al costo di un caffè: una scelta economica, divertente e sempre più accessibile, a emissioni zero».
«I principali progetti europei di mobilità alternativa – spiega Luca Busi – partono dallo studio e dalla mappatura della rete dei punti di ricarica delle auto elettriche, che attualmente in Italia, tra pubblico e privato, sono 651, di cui soltanto 9 in Sicilia. Nel nostro caso, è stato esattamente il contrario: abbiamo pertanto previsto, a nostre spese, l’installazione di 57 colonnine, dotando la nostra regione di un’infrastruttura che mancava con un’incidenza dell’8% sul territorio nazionale. Quest’operazione – che speriamo rappresenti solo il primo passo di un percorso che le istituzioni intraprenderanno – assume un alto valore perché si pone tra gli obiettivi la mobilità a emissioni zero in un’isola dal prezioso valore naturalistico e dalla forte vocazione turistica: un progetto-pilota che speriamo possa diventare esempio per molte altre realtà del nostro territorio, ma anche per l’intera Unione Europea». E sull’operazione interviene anche Muhtar Kent, Ceo di The Coca-Cola Company: «In tutto il sistema Coca-Cola, ci siamo sempre impegnati per fare la differenza, in modo positivo e duraturo, attraverso il nostro business e la nostra offerta di bevande. Sibeg, il nostro partner imbottigliatore, è l’esempio virtuoso di questo impegno, per una sostenibilità ambientale che dura nel tempo: grazie all’utilizzo di veicoli a zero emissioni contribuisce durante ogni consegna a migliorare la comunità in cui opera e il mondo intero».
«Come Enel crediamo fortemente nello sviluppo della mobilità elettrica e nella sua capacità di ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti e l’utilizzo dei combustibili fossili. L’unico modo è di favorire il più possibile il passaggio verso l’utilizzo delle auto elettriche. Per questo – afferma Nicola Lanzetta, responsabile del Mercato Italia di Enel – siamo stati i primi a elaborare offerte dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici, proponendo una gamma di soluzioni flessibili per tutte le esigenze; il passo successivo è quello di rendere la rete dei punti di ricarica sufficientemente capillare in modo da assicurare l’accesso alla ricarica a tutti coloro che decidono di guidare elettrico. In quest’ottica siamo particolarmente contenti della collaborazione con Sibeg e di poter dare il nostro contributo per la realizzazione di una infrastruttura di ricarica capillare in Sicilia. Crediamo fortemente anche nel consumo sostenibile e consapevole proponendo una gamma completa di prodotti ad alta efficienza energetica».
«Siamo entusiasti della riuscita del Green Mobility Project – dichiara Angelo Simone, direttore del Marchio CITROËN in Italia – questo importante progetto è la dimostrazione di come sia possibile sviluppare la mobilità “elettrica” quando vi è sinergia tra i vari attori: aziende virtuose, case auto, utility di energia elettrica ed enti pubblici. Questa flotta di CITROËN C-Zero, rappresenta la più numerosa in Italia e posiziona questo progetto all’avanguardia anche in Europa. Zero litri di carburante, zero emissioni di CO2 durante la guida, zero inquinamento acustico, CITROËN C-zero è la soluzione 100% elettrica alle moderne esigenze della mobilità ecosostenibile. Insieme alla soluzione full electric, CITROËN è impegnata da molti anni per la riduzione del consumo di carburante e dei gas ad effetto serra, con una serie di tecnologie quali il Micro–ibrido, le nuove motorizzazioni 3 cilindri benzina PureTech e i motori diesel BlueHDi, contribuendo al conseguimento della leadership nella riduzione delle emissioni di CO2 in Europa nel 2014 con una media di 110 g. CO2/Km da parte del Gruppo PSA Peugeot Citroën».