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Pascol è diventata una società B Corp, altro passo importante per lo sviluppo della foodtech valtellinese che permette di portare sul mercato carne bovina proveniente da allevamenti al pascolo, creando valore per le comunità locali, l’ambiente e la salute dei consumatori. Una certificazione che permetterà alla startup creata nel 2019 da Federico Romeri e Nicolò Lenoci di essere ancor più trasparente e contribuire ad avere un miglior impatto sociale ed ambientale.

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“La nostra filiera è strutturata per impattare positivamente sulla società e sull’ambiente- spiega il Ceo Federico Romeri– Pascol ha tra le sue priorità il benessere dei dipendenti, l’impatto ambientale, il benessere e la dignità animale, l’equità nei confronti dei fornitori e l’impatto sulle comunità locali. La certificazione B Corp ci permetterà di continuare a perseguire i nostri obiettivi e di farlo in maniera ancor più trasparente. Diventeremo anche società Benefit cambiando lo statuto della nostra società, di solito le aziende fanno il percorso inverso diventando prima Benefit e poi B Corp, ma a noi piace fare prima le cose più difficili, questo generà un miglioramento ulteriore nel nostro punteggio di certificazione”.

Le B Corp sono imprese che si impegnano a misurare e considerare le proprie performance ambientali e sociali con la stessa attenzione tradizionalmente riservata ai risultati economici, interpretando il business per produrre valore per la biosfera e la società. In Italia sono 200, 1.000 in Europa e 6.000 in tutto il mondo, le società che hanno ottenuto la certificazione B-Corp, rilasciata dall’organizzazione internazionale B Lab che valuta l’impresa, secondo rigorosi standard previsti dal B Impact Assessment (BIA). Con la certificazione B-Corp l’impresa dimostra al mercato di incorporare i principi di sostenibilità sociale ed ambientale. Un risultato importante insito nel dna di Pascol che grazie al disciplinare di produzione certifica in totale trasparenza la provenienza e le caratteristiche della carne, con rigorosi controlli periodici da parte di enti di certificazione terzi, una responsabilità ulteriore per la società legata a doppio filo con i produttori e soprattutto con le filiere alimentari.

Ma le novità in casa Pascol nel 2023 non finiscono qui, visto che a breve è previsto il lancio di Pascol 2, un nuovo aumento di capitale lanciato tramite la piattaforma Mamacrowd. Un ulteriore tassello per continuare a crescere, dopo aver fatto registrare una perfomance positiva nel canale B2B di + 855% tra 2022 e 2021. Pascol ha chiuso il 2022 con 1.4 milioni di fatturato, accreditati come fornitori di Coop Italia, Erbert, Deliveristo, Soplaya, Pac2000a, Pedevilla, Gruppo Entegra. Nella compagine societaria sono già presenti investitori istituzionali, la nuova campagna di crowfunding partirà nei prossimi giorni per continuare a crescere.

INFO www.pascol.it

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