Alla chiusura delle borse il 12 dicembre Coca-Cola aveva in circolazione circa 2,4 miliardi di azioni, per un valore complessivo di 98,7 miliardi di dollari (pari a poco più di 41 dollari per azione).
Contemporaneamente, PepsiCo nel corso della giornata ha chiuso a 59,3 $ per azione, che, con riferimento ai circa 1.7 miliardi di azioni, ha portato il valore complessivo di borsa a 100,8 miliardi di dollari.
Sebbene il distacco di Pepsi fosse ridotto, questo evento ha rappresentato uno smacco morale per Coca-Cola, che negli scorsi 18 mesi si è sforzata di invertire la propria tendenza.
Le ragioni del successo PepsiCo (il “Sistema Blu”) vanno ricercate nella diversificazione nel settore food, grazie all’acquisizione del business degli snack di Frito-Lay, nonché l’allargamento del suo portfolio di bevande ai succhi Tropicana, all’acqua confezionata Aquafina, agli sport drinks Gatorade e altre ancora. Al momento solo il 20% dei profitti Pepsico proviene dalle bibite carbonate, perciò essa ha risentito in misura minore del calo delle vendite di bevande frizzanti degli ultimi anni.
Coca-Cola (il “Sistema Rosso”), ha invece pagato lo scotto della sua lentezza nel rinnovarsi. Pur avendo un impero globale vastissimo, Coca-Cola deve ancora ai soft drink l’80% delle sue entrate ed ha atteso molto più di PepsiCo prima di aprirsi alle acque e alle bibite piatte. Coca-Cola sta cercando di rimediare con il lancio di una valanga di nuovi prodotti nel 2006. Tuttavia le azioni della società, prossime ai 54 $ nel primo trimestre del 2004, sono scivolate tra i 40 e i 45 $ nel corso del 2005.
Fonte/source:
Beverage Innovation january 2006
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