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Porcobrado di espande a Milano, ampliando la sua presenza in zona Isola con 40 posti a sedere, un piccolo dehors accogliente, un decoro black & green che contraddistingue l’ormai celebre brand. L’apertura del secondo locale milanese accanto al primo ormai storico, via Jacopo dal Verme 19, immutato il logo originale, il suino cresciuto liberamente che spezza la catena dell’allevamento intensivo e la filosofia del brand. “Volevamo andare incontro alle esigenze della clientela che viene nel nostro locale che è sempre affollato, una fila che non è un problema ma che riusciamo a gestire nei tempi giusti per mangiare. Vogliamo che a Milano ci sia la stessa esperienza che al food truck, ma una volta che hai pagato hai già il tuo panino in mano, pronto per essere degustato”- le parole di Angelo Polezzi, fondatore di Porcobrado, all’inuagurazione a fine luglio.

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Una case history di successo quella di Porcobrado, iniziata a bordo di un foodtruck facendo impazzire gli appassionati di carne. Già nel 2017 è stato premiato come “Best Sandwich” al “The European Street Food Awards” di Berlino: un primato confermato nel 2022 e negli anni successivi. Ma non solo riconoscimenti internazionali, in Italia il Ristorante di Milano Porcobrado è stato premiato come “Campione Regionale Street” Food Gambero Rosso 2020 ed è uscito dal “Tuscany Food Awards” con una Menzione Speciale nel 2019. Un panino speciale farcito di petali di carne di maiale allevato all’aperto nel proprio allevamento, cotta, marinata e affumicata con legno di melo e ciliegio, magari esaltato da una salsa fatta in casa, da quella piccante al Jalapeno a quella più delicata al Syrah. Ciascun boccone è un’esplosione di gusto davvero goduriosa e senza precedenti, anche grazie al pane fatto con un grano antico Verna.

Nel 2020 con la pandemia Porcobrado ha voluto mandare il panino nelle case degli italiani chiusi in casa, con l’idea di scomporre il panino, sigillando la carne sottovuoto con un sistema di pastorizzazione a freddo, per spedire il prodotto senza l’uso della catena del freddo. Tra fine 2023 e inizio 2024 inizia l’avventura di Porcobrado nella GDO, collaborazioni con Carrefour, Esselunga, Basko, Alì, Gigante, Conad. Per il futuro non mancano idee e progetti, mantenendo sempre la filiera diretta, con la carne, dall’origine fino al prodotto finito, garantendo così un canale diretto, senza interruzioni, fino al consumatore. Il panino e la focaccia sono fatti con farine di Grano Verna coltivato nel territorio aretino. “Abbiamo la possibilità di raddoppiare la produzione dei nostri animali mantenendo le stesse caratteristiche di allevamento allo stato semi-brado,  vorrei che il consumatore riuscisse ad apprezzare che dietro a un progetto del genere c’è tutta la difficoltà, la fatica di avere un allevamento e una filiera di trasformazione che sono un valore aggiunto molto importante rispetto a tutto quello che si vede nel cibo confezionato, nei supermercati. È molto particolare e molto faticoso, però ci distingue da tutto il mondo del food”.

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