© Riproduzione riservata
Bahamas: relax, sole e birra. Posto su Facebook una foto sorridente, in mano una Kalik, la birra bahamense in bella vista. Passano pochi minuti nella chat privata mi arriva un messaggio di Mario Bughetti. Mi porti l’etichetta? È così che che anche io nel mio piccolo ho contribuito alla collezione mostruosa di 144.500 etichette di birra di Mario Bughetti.
Un numero in continua evoluzione, perché Bughetti, collezionista seriale che nella vita si occupa di finanza, è sempre alla ricerca di etichette. “Ho iniziato quasi per caso, una ventina di anni fa, nel 1994, contagiato dalla passione di un amico che mi chiedeva di staccargli le etichette delle birre di Milano, per portargliele a Bologna, mia città di origine. Centinaia di migliaia di etichette dopo posso dire di avere sviluppato una passione anche per la birra, ma a differenza dei degustatori io preferisco le etichette, bottiglie ma sto iniziando a interessarmi anche alle etichetta da lattina”.
Croce e delizia per i produttori, Mario Bughetti nell’ambiente lo conoscono tutti. Qualcuno gli ha pure dedicato un’etichetta, giocando con il suo nome, come il birrificio Montegioco (immagine di apertura). Teo Musso di Baladin invece ha ospitato a Piozzo una mostra con alcuni pezzi speciali della sua collezione.
Un lavoro certosino tenere schedate tutte queste etichette, fatto di raccolta e anche qualche bevuta. “Nel tempo anche io ho iniziato ad appassionarmi alla birra e mi sto facendo un discreta cultura”. Quando si dice l’importanza dell’aspetto grafico, bisognerebbe chiederlo a Mario Bughetti che cosa pensa delle etichette dei nostri produttori. “Ci sono birrifici a cui sono molto legato, come gli storici del movimento artigianale in Italia. Da Baladin, al Birrificio Italiano e al Lambrate, penso di avere tutte le loro etichette, in alcuni casi anche le primissime, come la Super Baladin e la prima birra di Natale del Birrificio Italiano. Tra i miei preferiti ci metto Toccalmatto, ho l’etichetta della Zona Cesarini, una delle loro birre più vendute. Mi piacciono anche le classiche, ho avuto uno scambio con la signora proprietaria della birra Forst per avere un’etichetta del 1902”. Una passione seguita anche in famiglia, la figlia di Mario Bughetti infatti ha disegnato due etichette per il Birrificio Beer In nel biellese, la prima a Natale 2013 la seconda per una limited edition uscita nel 2014. Possiamo parlare di collezione da Guinnes dei primati? “In Italia si, anche per la varietà della mia collezione, che parte dal 1870 a oggi con un numero bilanciato tra etichette italiane, tedesche, americane- conclude Bughetti- nel mondo al momento appare inarrivabile Hendrik Thomann, collezionista tedesco che al 31 dicembre del 2016 poteva contare su una collazione di 625.000 etichette”.
Alcune delle etichette della collezione di Mario Bughetti
Mario Bughetti su FB:
www.facebook.com/mario.bughetti
© Riproduzione riservata
1 Commento
Conosco Mario da una vita e merita questo riconoscimento. Non è un “raccoglitore” come tanti collezionisti ma un vero appassionato che non ha mai tralasciato l’aspetto culturale della sua passione. Sempre disponibile a fornire consigli ai collezionisti meno attrezzati di lui. Una delle più belle etichette che appaiono sul mio volume “Antiche birrerie italiane” la devo a lui che ha saputo scovare il possessore segnalandomelo.