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Nei giorni scorsi Giuseppe Lavazza, in occasione dell’Assemblea UPA a Milano, ha avuto modo di intrattenersi con la stampa fornendo delle valutazioni sull’andamento del mercato del caffè e sulle politiche aziendali.
Di seguito alcuni punti qualificanti dell’intervento di Giuseppe Lavazza così come riportato dall’agenzia askanews.it
Durante l’assemblea UPA a Milano, Giuseppe Lavazza, Presidente del celebre gruppo torinese, ha tracciato un quadro complesso e sfidante per il mercato del caffè nel 2024. In un’intervista alla stampa, Lavazza ha sottolineato che i prezzi elevati della materia prima continueranno a rappresentare una sfida per l’intero settore, influenzando negativamente i consumi:
“I consumi di caffè, già in calo lo scorso anno a causa dell’aumento dei prezzi, probabilmente rimarranno deboli anche nel 2024,” ha affermato Lavazza. E continua: “Questo trend è il risultato di un fenomeno globale: il caffè è un prodotto con una domanda elastica, quindi quando i prezzi salgono, i consumi tendono a diminuire.”
La situazione è ulteriormente complicata dalle condizioni climatiche. “Siamo alle soglie dell’inverno brasiliano, un periodo cruciale per la produzione di caffè. Eventi climatici avversi potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione dei prezzi,” ha dichiarato Lavazza, aggiungendo che attualmente il caffè, insieme al cacao, è tra le materie prime più colpite dalle tensioni sui prezzi.
La conseguente contrazione dei margini ha inoltre costretto Lavazza a rivedere le sue politiche aziendali. “Abbiamo ridotto i margini per rimanere competitivi, cercando al contempo di contenere l’aumento dei prezzi, mantenere gli investimenti e difendere i livelli occupazionali,” ha spiegato il Presidente. “Sono periodi in cui tutti tirano un po’ la cinghia.”
Nonostante le difficoltà, Lavazza ha evidenziato la crescita del canale “out of home”, in particolare nei bar, ristoranti e alberghi, tornato ai livelli pre-pandemia. Anche il consumo di caffè negli uffici sta riprendendo, sebbene le abitudini di lavoro siano cambiate con l’aumento dello smart working.
Sul fronte delle acquisizioni, Lavazza ha confermato che al momento non sono previste ulteriori espansioni esterne. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza delle acquisizioni passate, che hanno permesso all’azienda di crescere significativamente: “Abbiamo investito più di un miliardo e mezzo in dodici anni, portando il fatturato da un miliardo a oltre tre miliardi, con il 70% proveniente dall’estero.”
Lavazza ha poi illustrato l’espansione nel settore dell’e-commerce attraverso l’acquisizione dell’azienda francese MaxiCoffee e il potenziale di crescita nel mercato cinese grazie alla joint venture con Yum China Holdings. “Stiamo lavorando per creare una catena di coffee shop di circa mille punti vendita entro il 2028,” ha detto, sottolineando che la Cina rappresenta una scommessa importante per il futuro dell’azienda.
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Guardando al futuro, Giuseppe Lavazza ha delineato una strategia aziendale audace e innovativa, pronta a fronteggiare le sfide di un mercato in continua evoluzione. Con un occhio attento alla resilienza e una visione proiettata verso il domani, Lavazza si prepara a navigare tra le complessità del settore, mantenendo fermo l’obiettivo di crescita e sostenibilità.
+ INFO: www.lavazza.it/it
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