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Il bio sta vivendo un momento di riflessione, che finisce per colpire i suoi produttori “specializzati”. Il primo studio Pambianco sui fatturati delle aziende italiane leader nella trasformazione di prodotti da agricoltura biologica evidenzia un aumento contenuto della crescita (+1%).

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L’ingresso di numerose aziende “generaliste” nel bio ha aumentato il livello di concorrenza e lo ha fatto in particolare nel canale della gdo, che sta spingendo i prodotti da agricoltura biologica con politiche aggressive di prezzo, determinando una flessione delle vendite per alcune delle aziende “specializzate” che figurano nella classifica delle top 10.

 

Nel 2018, i primi dieci produttori specializzati hanno incassato complessivamente 406 milioni di euro. Il leader è Rigoni di Asiago con 112 milioni di ricavi, davanti ad Alce Nero con 74 milioni e a Brio che segue a poca distanza. Al quarto posto si posiziona Damiano, azienda siciliana recentemente acquisita dal fondo di private equity Progressio . A seguire compaiono Probios, Natura Nuova, Sarchio, Scaldasole e Germinal Italia.

 

 

Fonte: wine.pambianconews.com

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