E’ diminuito del 2,5 per cento il consumo familiare complessivo di vino ma è aumentato in quantità del 2 per cento quello dei vini di qualità a denominazione Doc/Docg nel primo semestre del 2009. E’ quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Ismea/AcNielsen. La nota sottolinea anche che in Italia sono aumentati del 15 per cento in un anno i giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che frequentano corsi da sommelier
Si tratta della dimostrazione che investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino a partire dalle giovani generazioni può contribuire a fermare gli abusi. Tra molti giovani – sottolinea la Coldiretti – si sta anche affermando un consumo responsabile di vino che è divenuto l’espressione di uno stile di vita “lento” attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a “stare bene con se stessi” e che si contrappone al consumo sregolato di alcol.
Occorre investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino a partire dalle giovani generazioni per fermare gli abusi che negli adolescenti sono spesso provocati dal consumo di bevande alcoliche mascherate da bibite alla frutta. Bisogna invece fermare – continua la Coldiretti – la diffusione di cocktail, superalcolici e “alcolpops”, bibite che contengono spesso vodka e rum mascherate da innocui analcolici “ready to drink” che si presentano con una immagine accattivante di divertimento e socializzazione che favoriscono gli eccessi e il bere fino ad ubriacarsi. Un impegno per in linea con il progetto comunitario “wine in moderation” che – conclude la Coldiretti – ha l’obiettivo di diffondere la cultura del buon bere senza esagerazioni.
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