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Entrare in un locale nuovo e originale, di atmosfera, con un servizio di eccellenza, capace di mixare le caratteristiche e l’offerta di luoghi diversi. Poter scegliere tra hotel e resort dove rilassarsi in Spa di qualità, con diverse opzioni di relax. Sono i desidarata che i clienti del fuoricasa – sempre più evoluti e consapevoli – chiedono agli Operatori dell’ospitalità di soddisfare. Come? Con l’innovazione e la creatività innanzitutto, “specialità” del Made in Italy, ma anche con una allure internazionale in grado di rispondere alle esigenze di mercati sempre più globalizzati. È il messaggio forte lanciato dal convegno I nuovi valori dell’offerta fuori casa: innovazione, qualità e servizio nelle opinioni dei consumatori, che ha inaugurato la 37a edizione di Host.

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Durante il convegno, introdotto dall’Amministore Delegato di Fiera Milano Enrico Pazzali, dal Presidente di Fondazione Fiera Milano Gianpiero Cantoni e dal Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, la sociologa Monica Fabris ha presentato i risultati della ricerca Scenario Ospitalità: attese e comportamenti dei consumatori, promossa da Fiera Milano e Host.“Host è uno dei migliori esempi di fiera capace di diventare un’infrastruttura integrata nel settore di riferimento e nel sistema-paese– ha spiegatoGianpiero Cantoni, – supportando le aziende italiane nel competere con i grandi player internazionali: tra il 2000 e il 2009 sono cresciute dal 5 all’8% le realtà italiane che operano anche all’estero e dal 7 al 15% quelle che hanno accordi internazionali”. “Host risponde al crescente bisogno di internazionalità nel settore impegnandosi in uno sforzo di internazionalizzazione senza precedenti sui mercati dove si giocherà il futuro, come Cina, India e Russia,sia portando il mondo a fieramilano, sia portando le manifestazioni all’estero”, ha dichiarato quindi Enrico Pazzali.A proposito dei nuovi format, Carlo Sangalli ha concluso che “…a Host abbiamo anche un ottimo esempio delle potenzialità straordinarie delle filiere. Il contributo della tecnologia è fondamentale, così come lo straordinario know-how di migliaia di professionisti che fanno del dinamismo imprenditoriale un punto qualificante della loro attività quotidiana”.

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Dalla ricerca, particolarmente interessante perché ha evidenziato un target giovane, di cultura medio-alta e propenso al networking sociale – quindi potenzialmente trend-setting – è emerso che è in atto una profonda trasformazione nel significato del mangiare fuori casa: i pasti non sono più principalmente necessità ma piacere e alla funzione si sostituisce l’esperienzialità. Spunti che sono stati discussi in una tavola rotonda che ha coinvolto i promotori di alcune tra le idee più originali e innovative nell’ospitalità italiana: Roberto Boscolo di Boscolo Hotel,Federico Grom di Gelaterie Grom, Leonardo Massa di MSC Crociere e Davide Oldani del Ristorante D’O. Condotta con interviste online su un campione di 500 consumatori rappresentativi, la survey ha evIdenziato in particolare una richiesta diformat nuovi: per il pranzo fuori casa, gli italiani continuano a essere soddisfatti soprattutto dalle trattorie (76,5% di voti positivi), ma i ristoranti etnici superano quelli di cucina italiana (70 e 62,4% rispettivamente). E, nell’offerta complessiva, a sorpresa balza al primo posto lo street-food (87,5%) seguito dai ristoranti stranieri (82,8%) e quelli italiani (79,4%). Altra sorpresa, il prezzo non è una variabile prioritaria: i consumatori valutano il rapporto qualità-prezzo e per più della metà dei consumatori abituali (51,6%) i prezzi del pranzo fuori casa sono adeguati. Considerazioni simili valgono anche per le strutture ricettive. Elementi di valutazione importanti per gli Operatori, considerando che esiste un potenziale di crescita di oltre 3,7 milioni di persone che mangiano sul posto di lavoro perché non trovano un’offerta adeguata alle proprie specifiche esigenze.

Aprendosi con un convegno di approfondimento su uno scenario vasto e complesso, Host riconferma la sua vocazione di luogo per eccellenza di incontro e confronto tra gli Operatori, sede privilegiata dove vengono presentatele novità del settore, dove vengono individuati e analizzati i trend più promettenti e proposte le risposte più innovative ed efficaci.Una leadership confermata dai numeri: sono 100 mila quest’anno i mq di superficie espositiva, +10% rispetto al 2009 e la quota di espositori esteri è cresciuta del +21%. Delle 1.600 aziende partecipanti, ben 190 sono al debutto: aziende che provengono anche da nuovi mercati che per la prima volta si affacciano a Host come Canada, Croazia, Finlandia, Malta, Panama, Russia, Thailandia.Nonostante la congiuntura generale continui a presentarsi incerta, Host lancia segnali incoraggianti di ripartenza della “macchina” produttiva. Tutti i settori rappresentati a Host hanno la lancetta puntata sul positivo: pane, pasta e pizza, settore ancora con grandi margini di espansione, registra un incremento delle aziende presenti pari al +46%, +27% per il caffè, +21% per Hotel&Spa Emotion, +11% il Bar,+15% la ristorazione professionale, ma anche un settore presente già praticamente al completo in Host fa registrare un ulteriore +7%.Grazie alla formula delle sei specializzazioni riunite in tre macroaree, inoltre – Ristorazione – Pane/Pasta/Pizza; Bar – Caffè- Gelateria / Pasticceria; Hotel & Spa – Host coniuga la panoramica complessiva dell’intero settore Horeca con un livello di approfondimento sui singoli settori in grado di soddisfare gli Operatori più specializzati, creando occasioni di sinergia e “ibridazioni” tra comparti che vanno nella direzione delle tendenze più avanzate del mercato.

+INFO: ufficio marketing Ufficio Stampa

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