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Le Private label in Italia sono cresciute del 5,8% nel 2012, raggiungendo una quota del 18%


Ha aperto oggi a BolognaFiere “Marca”, il tradizionale appuntamento annuale dedicato al settore delle marche commerciali. La manifestazione è stata inaugurata alla presenza di Mario Catania, Ministro per le politiche Agricole e Forestali, che ha tagliato il nastro con il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli. Al taglio del nastro inaugurale è seguito il convegno di apertura della manifestazione organizzato da ADM, Associazione della distribuzione moderna, dal titolo “Il contributo della Marca del Distributore al sistema produttivo italiano”.

Nel 2012 le vendite di prodotti a marca del distributore sono cresciute del 7,3% rispetto al 2011 raggiungendo una quota di mercato del 18%. Crescono soprattutto i segmenti premium e primo prezzo che hanno registrato aumenti sia in volume sia in valore: rispettivamente pesano per il 3,8% e il 5,6% e per il 9,2% e il 6,4%. In diminuzione, invece, la marca insegna, sebbene continui a rappresentare oltre l’80% dell’assortimento a marchio (81,6% in valore e 81,7% in volume). Se in passato i prodotti a marca del distributore erano percepiti solo come un’opportunità di risparmio, ben presto gli italiani hanno compreso che essi – ormai presenti su tutti gli scaffali della GDO – rispettano degli standard altissimi, passando attraverso filiere controllate per sicurezza e qualità, garantite da grandi e piccole aziende (per il 98% dei casi italiane), sono sempre più innovativi e diversificati grazie ai crescenti investimenti della GDO e comunicano nuovi valori. Al contempo, la marca commerciale può diventare un anello di congiunzione tra l’industria e la distribuzione, in particolare in favore delle piccole e medie imprese, un patrimonio quindi dell’intero Sistema Paese.

La GDO e i prodotti a marca del distributore rappresentino, inoltre, una risorsa strategica per portare su tutto il territorio nazionale (e in alcuni casi internazionale) l’eccellenza del Made in Italy valorizzandone la provenienza geografica e contribuendo così alla crescita dei distretti agro-alimentari. Il presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli nel salutare in apertura di convegno ha dichiarato

Secondo Camillo De Berardinis, Presidente ADM: “i prodotti di marca del distributore, con una quota nazionale del 18% delle vendite complessive, sono oggi una componente essenziale dell’offerta della GDO e contribuiscono sempre di più a costruire la sua immagine e a fidelizzare il cliente, che può scegliere tra un’ampia gamma di prodotti che garantiscono elevati standard di qualità e sicurezza a prezzi molto convenienti. Nello stesso tempo rappresentano una importante terreno di collaborazione tra industria, in particolare quella italiana, e distribuzione. Il 92% dei produttori delle private label, infatti, sono imprese italiane che, attraverso il rapporto e le sinergie con la GDO, hanno la possibilità di ottimizzare i propri processi produttivi e pianificare investimenti volti a migliorare strutturalmente la propria azienda, e di queste il 78% sono piccole e medie imprese, che hanno l’opportunità, attraverso la GDO, di accedere ai grandi mercati nazionali e internazionali”.

Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione, ha sottolineato che: “La marca del distributore ha un valore che non si limita al prezzo, ma che significa anche qualità, attenzione all’ambiente, migliore conoscenza delle caratteristiche dei prodotti, valorizzazione delle produzioni regionali, assumendo in questo modo una connotazione “sociale”, oltre che economica, ben percepita dal consumatore. Attraverso la marca del distributore il consumatore soddisfa il proprio bisogno di prodotti di qualità a prezzo conveniente, riuscendo in questo modo a mantenere i propri abituali standard di consumo anche in un momento nel quale la crisi erode i redditi e impone regole più severe nella gestione degli acquisti”.

+info: BolognaFiere, Ufficio Stampa/Press Department,
Beatrice Caputo – Ufficio Stampa Convegno ADM,

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