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Un’azienda italiana che voglia oggi provare ad affermare i propri prodotti in Cina non dovrebbe in alcun modo trascurare il grande potenziale offerto dal web e dai social media cinesi. Secondo il China Internet Network Information Center (CNNIC), nel 2012 i cinesi che utilizzano abitualmente internet sono 564 milioni (il 42% della popolazione), con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Il ministero cinese dell’Industria e dell’Information Technology ha stimato che entro il 2015 saranno oltre 800 milioni i cinesi che navigheranno su internet, ovvero la somma degli abitanti di Stati Uniti e continente europeo.

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I social media in Cina hanno una caratteristica unica al mondo: sono utilizzati esclusivamente dai cinesi. Infatti, la censura ha di fatto tagliato fuori gli internauti cinesi dai social network globali. C’è da dire, però, che i cinesi non sembrano avere grande interesse a utilizzare social di matrice occidentale, avendo a disposizione almeno un dozzina di reti virtuali made in China.

 Molti stranieri commettono tuttora l’errore di licenziare contenuti in inglese e non in cinese. E’ sufficiente fare una ricerca su Baidu (il loro Google) o Soku (principale motore di ricerca video) per rendersi conto di quanto sia inefficace una strategia che non punti direttamente all’uso del mandarino. Una figura strategica per una promozione efficace è il “web-sower”, ovvero una persona cinese esperta di social che ha l’obiettivo di rendere dinamici i contenuti caricati: intreccia relazioni, crea dibattiti, anima i forum, cattura informazioni, veicola i contenuti partendo dagli account ufficiali aperti su tutti i social.

 …Weibo è il principale sito di microblogging cinese, una sorta di ibrido tra Twitter e Facebook. Con oltre 500 milioni di account, 2 milioni di pubblicazioni giornaliere e 100 milioni di messaggi al giorno, è il social più frequentato in Cina. Su Weibo si è formata nel tempo un’opinione pubblica che, non avendo altre piattaforme dove esprimersi (a cominciare dalla stampa libera), porta in rete le proprie istanze spesso con risultati positivi, su temi quali inquinamento e sicurezza alimentare.

…Renren è un social network nato nel 2005 con uno stile che ricorda da vicino quello di Facebook. Attualmente ha superato i 200 milioni di account ed è frequentato in maggioranza da universitari e under 30 residenti nelle città di primo e secondo livello.

…QZone è un altro social molto popolare creato nel 2005 dalla Tencent Holdings (gli stessi di QQ, il più popolare programma di instant messaging in Cina) che permette agli utenti di scrivere blog, tenere un diario, inviare foto e ascoltare musica. Attualmente sono attivi oltre 400 milioni di account.

…Sina Blog è il blog service di Sina.com, molto utilizzato dalle celebrities cinesi, tra cui la famosa attrice Xu Jinglei che con 312 milioni di visitatori può vantare il blog più cliccato al mondo.

…WeChat (inizialmente chiamata Weixin)è una delle piattaforme che ha riscosso maggiore successo negli ultimi tempi. È una mobile app della Tencent, lanciata a inizio 2011, ed è la prima applicazione web nata per il mercato cinese ma disponibile in inglese. Attualmente ha raggiunto i 300 milioni di account registrati, ma a livello internazionale stenta ancora a decollare considerando che solo il 5% dei downoload avviene fuori dalla Cina.

…Vale la pena citare, poi, altri social network che stanno crescendo in popolarità come Pengyou (150 milioni di account), Kaixin001 (100 milioni di account), Douban (100 milioni di account) e DianDian (5 milioni di utenti).

 In Cina esistono anche diversi siti di condivisione video. Il principale è Youku.com con 30 milioni di visitatori unici al giorno (secondo al mondo solo a Youtube.com), frequentato in particolar modo da giovani, laureati residenti nelle città di primo e secondo livello. Il secondo sito di video sharing più popolare è Tudou.com, che nel marzo del 2012 si è fuso con Youku dando vita alla Youku Tudou Inc. Tudou.com ha attualmente 18 milioni di visitatori unici al giorno e vengono caricati quotidianamente circa 100 mila video. Il terzo per popolarità è 56.com con 10 milioni di visitatori unici al giorno.

 Fonte: SIMEI (L’articolo completo è pubblicato su Il Corriere Vinicolo n. 29/30 del 22 luglio 2013, organo di informazione di Unione Italiana Vini – www.uiv.it)

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