Il mondo delle enoteche in protesta dopo la pubblicazione del nuovo DPCM entrato in vigore il 16 gennaio, che vieta espressamente la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica o analcolica da parte di tutti i negozi specializzati con codici ATECO 47.25 dalle ore 18, lasciando invece libertà di vendita di questo tipo di bevande in tutti gli altri negozi commerciali. Andrea Terraneo, Presidente di Vinarius, l’Associazione delle Enoteche italiane, ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e al Ministro della Salute Roberto Speranza.
“Comprendiamo il momento di forte difficoltà che sta attraversando il nostro Paese a causa della pandemia e il carattere di urgenza con cui vengono prese le relative decisioni incorrendo in possibili errori nella redazione dei codici ATECO, ma chiediamo al Presidente del Consiglio un chiarimento in merito affinché venga cancellata questa norma che discrimina attività e operatori professionali appartenenti al settore del commercio di bevande alcoliche. La preoccupazione deriva dal fatto inibire l’apertura dopo le 18 toglie all’enoteca il 30% del fatturato giornaliero in un quadro economico generale che ci vede già penalizzati”.
Nel mirino delle enoteche il fatto che questa norma favorirebbe in maniera tangibile il settore della Gdo nei confronti di negozi specializzati su vino e spirits come le enoteche, con una perdita diretta anche del vino di qualità che passa da questo canale. “Non comprendiamo però il motivo per cui viene impedito a centinaia di enoteche sparse sul territorio nazionale di operare lasciando invece libertà di farlo alla grande distribuzione organizzata incorrendo maggiormente nel rischio di assembramenti- continua Terraneo- chiediamo pertanto la cancellazione di questa misura affinché non vengano penalizzate tutte quelle attività comprese nel divieto che stanno operando da mesi con massimo rigore e attenzione alla tutela della clientela e nel rispetto delle normative”.