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Ricche di tradizione, queste birre hanno una storia lunga secoli. Si differenziano per l’uso di processi ormai consolidati nella tradizione monastica tedesca e belga e ci regalano birre dal sapore interessante conosciute in tutto il mondo.

Fonte: www.qualitybeeracademy.it/

IL PANE LIQUIDO DEI MONACI

La birra ha tradizioni antichissime che vedono il suo massimo splendore in Germania e Belgio. Ma cosa le ha rese così apprezzabili?

Durante il periodo medievale la birra era più potabile rispetto all’acqua proprio perché bollita. Inoltre, era un prodotto poco alcolico e per questo considerato adatto anche ai bambini alla stregua di un “pane liquido”. Fu così che all’interno dei monasteri tedeschi si sviluppò una particolare attenzione ai processi di produzione brassicola dando un grande risalto al luppolo, capace di donare aromi differenti in base alla tipologia utilizzata.
Una tradizione, quella del luppolo, che viene tramandata fino ad oggi e che garantisce la produzione di una birra di qualità.

Ci sono però delle differenze tra birre d’abbazia, conventuali e trappiste che vale la pena conoscere e approfondire.

BIRRE TRAPPISTE: COSA SONO E COME SI DIFFERENZIANO

Le birre trappiste, per poter essere definite tali, devono essere prodotte esclusivamente all’interno di monasteri retti da monaci Trappisti o Cistercensi o sotto il loro controllo.
Utilizzano ancora le antiche ricette monastiche che sono state tramandate nel corso dei secoli, seguendo tutti i dettami della fermentazione facendo uso esclusivamente degli ingredienti presenti all’interno degli scritti monastici.
Queste birre sono le più conosciute nel panorama brassicolo e attualmente sono prodotte da circa una dozzina di monasteri sparsi nel mondo.

BIRRE D’ABBAZIA

Le birre d’abbazia invece, a differenza di quelle trappiste, possono essere prodotte anche al di fuori dall’Abbazia, in specifici birrifici dotati di licenza. Di conseguenza, un produttore di birra d’abbazia paga delle royalties agli ordini religiosi per l’uso della loro immagine monastica, che lo aiuta ad attirare l’attenzione degli appassionati di birra.

Fonte: www.qualitybeeracademy.it/ – Credits: Matteo Di Lisi

Averbode e St. Idesbald sono due esempi di birre d’abbazia belghe.
L’Abbazia di Averbode è stata fondata dai monaci Norbertini nel 1134 circa che da allora portano avanti una tradizione brassicola legata al pane e al formaggio.

Nel 2014 inizia una collaborazione con il birrificio Huyghe che porta alla creazione di una nuova birra, mentre nel 2016 l’Abbazia di Averbode viene affiancata da un altro birrificio per produrre birra solo per i monaci e gli ospiti del monastero. L’omonima birra Averbode presenta un colore giallo e aromi floreali, mela verde e sentori di luppolo.

St. Idesbald prende invece il nome del primo abate del monastero cistercense dell’Abbazia delle Dune, fondato nel 1138. Dopo una prima fase di ricchezza intorno al XIII secolo, inizia il suo declino fino alla completa demolizione nel 1796.

A cavallo tra il XIX e il XX secolo la popolazione locale si impegna a ripristinare il fascino antico dell’abbazia, riportandone alla luce i resti. Dopo 150 anni, negli anni ’60 riprende la produzione di birra sotto il nome di St. Idesbald, ma nel 1994 una nuova crisi metterà il birrificio in ginocchio al punto di passare la produzione in mano alla famiglia De Laet.
Attualmente, tutto il ricavato delle vendite delle birre è destinato ad una Onlus che si occupa dell’amministrazione e della tutela dell’abbazia, oltre al museo e al sito degli scavi.

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BIRRE DI ISPIRAZIONE MONASTICA: LE BIRRE CONVENTUALI

Le birre conventuali, infine, sono birre di “ispirazione monastica”. Questo significa che sono tenute a rispettare le tradizioni e le ricette brassicole, oltre che la storia degli antichi monasteri, ma non sono obbligate ad avere un’abbazia a sostegno.

Tra i nomi di birrifici monastici riconosciuti troviamo Kloster Scheyern, sotto il diretto controllo dei monaci che regolano la produzione di birra secondo ricette tradizionali e ci restituiscono birre come Kloster Scheyern Gold Hell, una birra con una gradazione robusta e dall’aspetto dorato, caratterizzata da aromi di malti, lievito fresco e crosta di pane, con sentori di frutta e miele d’acacia.

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Anche Norbertus entra di tutto diritto all’interno della classifica dei birrifici conventuali degni di nota. Dal 750 le abbazie e i conventi tedeschi si dedicavano alla produzione di birre quaresimali arricchite di malto e quindi adatte ad essere consumate durante il digiuno come fonte di energia.

Verso la fine del 1600 questa tradizione viene ripresa dalla birreria Aulendorf– Oberschwaben: è così che inizia la storia del birrificio Norbertus che prende il nome da Norbert di Xanten, fondatore dell’ordine dei Premonstratensi e patrono della birreria Aulendorf.

Tra tutte quelle prodotte da Norbertus troviamo la Kellerbier, una birra che ripercorre la tradizione delle Lager non filtrate, dotata di un aspetto biondo giallo dorato e caratterizzata da aromi floreali, speziati, fruttati e di agrumi.

+ INFO: www.qualitybeeracademy.it/

Scheda e news:
QBA - Quality Beer Academy - Radeberger Gruppe Italia SpA

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