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“Quella notte alla fonte magica: Acqua Amata, l’inimmaginabile storia di un’eccellenza italiana”


Il libro intitolato “Quella notte alla fonte magica: Acqua Amata, l’inimmaginabile storia di un’eccellenza italiana” è stato pubblicato dall’editore Rubbettino nella sua collana “La bellezza dell’impresa”. Riassume la breve e intensa evoluzione di uno dei casi più emblematici della recente storia imprenditoriale italiana. Si tratta dell’epopea dell’Acqua Amata, un’azienda nata nel 1996 e, ormai da diversi anni, sempre in evoluzione.

L’intento dell’autore Adriano Moraglio, scrittore e giornalista, è di portare il lettore al fianco dell’imprenditore Giovanni Antonio Mazzone, ripercorrendo la storia di questo successo, studiato nei corsi di economia delle più prestigiose università italiane.

 

 

Non si tratta delle classiche monografie d’impresa, ma di un racconto concepito come un vero romanzo, che mescola sapientemente fatti, ricordi ed emozioni, intrecciando le tappe imprenditoriali con le vicende più intime: alternando successi del lavoro e momenti di felicità personale a difficoltà e sconfitte lavorative.

Quella notte alla fonte magica: il libro della collana “La bellezza dell’impresa”

La collana “La bellezza dell’impresa” nasce da un’idea di Adriano Moraglio che, in collaborazione con l’editore Rubbettino, specializzato in tematiche economico-sociali, vuole promuovere nella società attraverso storie simboliche ma reali, una cultura favorevole all’imprenditoria, specialmente tra i giovani. “Occorre affascinare all’impresa – sostiene Moraglio – e non c’è modo più facile per cercare di centrare questo obiettivo che narrare belle storie aziendali. Parliamo di “romanzo d’impresa” o di storia romanzata, perché crediamo che così sia più facile arrivare alla sensibilità del lettore. Il narratore è l’imprenditore stesso, in prima persona, che ripercorre le tappe, le svolte, i fallimenti e le rinascite, i personaggi più significativi dell’azienda.”

I temi del romanzo

Sarà stata l’una di notte. Non ero tranquillo. Andai a controllare il posto dove sapevo avrei trovato due dipendenti a vigilare: attorno ai macchinari che stavano lavorando per l’emungimento dell’acqua di cui avevo bisogno per irrigare le vigne. Li trovai addormentati, li svegliai, li mandai a casa e pensai bene di trascorrere lì la notte. Rimasi a vigilare, ma non riuscivo a stare sveglio. A quel punto entrai in macchina, ma cominciò a venirmi sonno. Mi tirai le orecchie, il naso, mi pizzicai la pelle per non cadere nel sonno. Niente, non riuscivo a resistere! Mi venne un’idea: potrei bere un po’ dell’acqua che viene su dall’emungimento, provenendo dalla roccia, pensai, sarà sicuramente pesante e difficile da digerire. Visto che soffro di gastrite, mi darà fastidio e con il dolore allo stomaco riuscirò a stare sveglio. Con un bicchiere bevvi, tutto d’un fiato, ben tre bicchieri di quell’acqua. Era freschissima! A quel punto me ne tornai in macchina a combattere contro i colpi di sonno, confidando in un imminente mal di stomaco. Ma… niente! Neanche un dolorino, un piccolo fastidio… e io, lì, a lottare col sonno. Dopo neanche un’ora mi venne una gran voglia di urinare. Andai e ritornai in macchina, dopo aver bevuto altri tre bicchieri di quell’acqua. Quella notte non sopravvenne nessun dolore di stomaco, ma scoprii qualcosa di molto, molto più interessante. Comincia così, in modo rocambolesco, la straordinaria scoperta della fonte di acqua Amata. Una delle acque minerali oggi “emergenti” nel Sud d’Italia. Che farà parlare sempre più di sé.

QUELLA NOTTE ALLA FONTE MAGICA: autori

Adriano Moraglio (Torino, 1958)

Giornalista e scrittore, si è specializzato nel racconto di storie di imprenditori e di imprese. Obiettivo della sua iniziativa editoriale, incrementare nei lettori la stima e la considerazione del valore di fare impresa nel nostro Paese, portando alla ribalta le storie (nascite, successi, sviluppi, cadute, rinascite) di piccoli, medi e grandi brand italiani utilizzando la forma del romanzo d’impresa, del romanzo autobiografico e del racconto. Finalità di questo storytelling, fare dello spirito imprenditoriale il soggetto di opere narrative. Ha all’attivo una trentina di opere, la gran parte di esse dedicate a imprese e imprenditori. Ha scritto per Mondadori, Rizzoli, Giunti (con cui è arrivato secondo al Premio Letteratura d’impresa 2021) e dirige con Florindo Rubbettino, per l’editore Rubbettino, tre collane: La bellezza dell’impresa, L’avventura dell’esperienza (storie, testimonianze, memorie per far ripartire l’Italia) e Occhio all’impresa (racconti lunghi).

 

Giovanni Antonio Mazzone (Turi, 1935)

Viticoltore sin da ragazzo, è il cofondatore della società Castello imbottigliatrice della pugliese acqua Amata dopo aver scoperto casualmente nell’estate del 1990, nel territorio del comune di Adelfia, in provincia di Bari, la fonte da cui sgorga. Oggi, pur essendo ormai prossimo ai 90 anni, continua a frequentare l’azienda che è affidata alla figlia Maria e che da alcuni anni vede l’impegno della terza generazione, nella figura dei nipoti Matteo e Gianni. Acqua Amata è stata classificata “Eccellenza italiana 2021” dalla rivista economica Forbes e “Prodotto dell’Anno” nel 2022. Da quattro anni inoltre è annoverata tra le imprese insignite del premio “Industria Felix” per la sua struttura finanziaria e gestionale.

 

“Quella notte alla fonte magica” è ordinabile da oggi negli store digitali www.acquaamata.it/quella-notte-alla-fonte-magica e in tutte le librerie d’Italia dal 15 Dicembre.

 

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