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Il comparto vinicolo del sud è in salute. Bastava fare un giro al grande banco di assaggio che ha chiuso l’undicesima edizione di Radici del Sud per tirare in sintesi questa conclusione. Un movimento che dal punto di vista qualitativo è cresciuto molto. Negli anni il livello medio dei vini è aumentato, per contro si sono abbassate le rese in vigna e anche in cantina le aziende del sud sono state capaci di aumentare l’interesse verso quello che potrebbe essere uno dei volani per il rilancio del mezzogiorno.
Regioni come Puglia, la padrona di casa, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia riunite attorno un tavolo e un bicchiere di vino per scommettere su una ripresa del meridione grazie al settore primario, quello agricolo. Il merito anche ad una kermesse come Radici del Sud che anno dopo anno è stato in grado non solo di radunare molte aziende e cantine anche diverse tra loro, ma soprattutto operatori del settore anche stranieri, perché in molti casi parlando con le aziende del sud ci si rende conto che è più facile vendere il vino dall’altra parte del globo che magari nel nord Italia oppure nella stessa regione di produzione.
NUMERI DA RECORD
432 i vini in concorso, 183 le aziende partecipanti (23 produttori siciliani, 18 produttori calabresi, 16 produttori lucani, 32 produttori campani e 94 produttori pugliesi). Sono ottanta i vini premiati alla XIesima edizione del concorso internazionale di Radici che vede protagonista il Sud Italia. La giuria composta da giornalisti stranieri e da buyer provenienti da 13 Paesi esteri, Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Gran Bretagna, Olanda, USA, Canada, Giappone, Lituania, India, Polonia e Brasile e da operatori e stampa nazionale, hanno decretato i migliori vini da vitigni autoctoni iscritti alla competizione. Nella rosa salita sul podio ci sono quest’anno anche i vini spumanti, nuova categoria inserita che completa il panorama enologico del Meridione. Le degustazioni alle cieca si sono svolte sabato 11 e domenica 12 con quattro sessioni di assaggio e come giudici hanno anche degustato i rappresentanti di AssoEnologi Puglia, Basilica e Calabria. Lunedì 13 il gran finale, degustazioni con 130 cantine e nel pomeriggio la premiazione dei vincitori a seguito del convegno “Alle radici della sostenibilità”. Chiusura in bellezza con la cena firmata dai 6 osti del sud: Nando Salemme (Abraxas osteria/Pozzuoli) dalla Campania, Bianca Celano (Qcucinaqui/Catania) dalla Sicilia, Mariantonietta Santoro (Al Becco della Civetta/Castelmezzano) dalla Basilicata, Giuseppe Gatto (Da Lucrezia/Trebisacce) dalla Calabria, Stefano D’Onghia (Botteghe Antiche/Putignano) e Roberto Caputo (Una Hotel Regina/Bari) dalla Puglia. Noi di Beverfood.com siamo stati a Radici del Sud e abbiamo selezionato gli assaggi che ci hanno incuriosito, mentre vi pubblichiamo i vincitori suddivisi nelle varie sezioni proposte.
D’ARAPRI’
Lo spumante metodo classico di qualità nel sud Italia ha un indirizzo e delle coordinate ben precise. D’Araprì, realtà situata nell’agro di San Severo in una zona vocata da secoli alla viticoltura, sono stati tra i primi a credere nelle potenzialità della spumantizzazione degli autoctoni. Quando tutti lavoravano con i vitigni internazionali, a D’Araprì i tre amici e soci fondatori da cui prende il nome l’azienda hanno scommesso sul metodo classico e non sono più tornati indietro. In concorso due vini presentati, il Brut Rosé, prodotto da uve di Montepulciano e Pinot Nero e la Riserva Nobile a base di Bombino Bianco. Non era una gara, ma per chi guarda le classifiche D’Araprì si è posizionata al primo e secondo posto delle rispettive categorie al concorso Radici del Sud.
RIVERA
Un’azienda che si identifica con un territorio e con la sua storia. La cantina Rivera è stata al centro di un grande lavoro di valorizzazione, creazione e lancio della Doc Castel del Monte. Fedeli alla propria tradizione, portando avanti un lavoro dalla fine degli anni ’40 con Sebastiano de Corato che fondò l’Azienda Vinicola Rivera nell’omonima tenuta di famiglia con il preciso intento di valorizzare e diffondere nel mondo l’enorme potenziale qualitativo della vitivinicoltura della zona circostante il Castel del Monte. Gli assaggi del Nero di Troia in purezza confermano che la strada di puntare sugli autoctoni sta pagando, per una cantina che ha fatto la storia non solo della Puglia ma d’Italia, una delle aziende inserite nell’Istituto Grandi Marchi ambasciatore del vino italiano nel mondo.
VALENTINA PASSALACQUA
In fatto di storie e di narrazione nel mondo del vino gli ingredienti non mancano mai. Una laurea alla Luiss, Master a Londra, esperienze in giro per il mondo, ma quel richiamo per la terra che si fa sentire. Una volta tornata a casa nella sua Puglia Valentina Passalacqua dopo essere diventata mamma, decide di lasciare da parte il lavoro nell’azienda di marmi di famiglia, ma di produrre vino in maniera naturale. Da qui l’adesione a Renaissance Italia, con una produzione basata da subito al biologico, in conversione a regime biodinamico. Risultato nel bicchiere una Falanghina molto interessante dopo una lunga macerazione è ancora possibile sentire il frutto nel bicchiere, vino premiato a Radici del Sud nella sua categoria come il Nero di Troia.
CAMERLENGO
“Ci hanno premiato i buyer, questo è un riconoscimento che vale di più perché il vino non solo bisogna farlo bene, ma soprattutto bisogna venderlo”. Antonio Cascarano del Camerlengo è uno dei personaggi più vulcanici del vino lucano. Con il Camerlengo sta ottenendo successi importanti non solo dalla critica e dagli addetti ai lavori, ma anche dagli appassionati che una volta assaggiati i suoi vini soprattutto nelle annate vecchie hanno il desiderio di riprovarli. Unico modo andarlo a trovarlo in cantina, a Rapolla alle pendici del Vulture.
Vedi l’intervista di Beverfood.com ad Antonio Cascarano del Camerlengo a Live Wine 2016
CANTINE ASTRONI
In fatto di vitigni bianchi la Campania non è seconda a nessuna Regione d’Italia, la strada di lavorazione di vitigni come Falanghina, Fiano e Greco è stata tracciata ormai da tempo. La storia enologica millenaria della Campania è alla base della ricchezza dell’attuale patrimonio ampelografico: studi recenti hanno evidenziato la presenza sul territorio regionale di oltre 100 varietà di vite, un numero elevatissimo non riscontrabile in nessuna altra area di produzione vitivinicola. E tra le zone più vocate, quella dei Campi Flegrei si contraddistingue per la mineralità dei suoi vini. Il nome dell’azienda deriva proprio da un vulcano giovane, sui quei terreni si produno appunto dei bianchi che anche a distanza di anni mantengono freschezza e sapidità.
VIGNETI DEL SALENTO
La Puglia del vino di sta riscoprendo terra interessante anche per grandi gruppi che decidono di investire in quei terreni mantenendo intatte le filosofie dei produttori, in certi casi andando anche a dover ricucire il rapporto con i conferitori che sono i veri e propri tenutari del territorio. L’esperienza di Farnese vini con Vigneti del Salento vuole esaltare gli elementi del territorio, con “Luce” e “pietra” all’origine di tutto nelle terre del Salento.
Col suo carattere puramente mediterraneo la “luce” penetra negli anfratti segreti della terra, riscalda il rosso mattone dei suoli, estrai i profumi dal mare, imporpora e concentra i grappoli spargoli. Un’esperienza con più di uno sguardi all’estero, considerato che a livello di Gruppo la quota dell’export è più del 90%, percentuali destinate ancora a salire.
www.farnesevini.it/vigneti_del_salento_azienda
CANTINE IMPERATORE
Il primo Orange Wine di Puglia, oppure un vino con un drop-stop inserito nell’etichetta. L’azienda Cantine Imperatore non smette di stupire nel corso del nostro assaggio, una gamma dedicata all’alta ristorazione di qualità, un potenziale produttivo che sta portando una cantina che sta mutando la propria vocazione per rappresentare in maniera esemplare un connubio tra vino e territorio. Quattro espressioni di Primitivo da provare, quattro modi diversi per dire che grandi vini si possono produrre nella zone di Gioia del Colle.
PRODUTTORI VINI DI MANDURIA
Come tutelare il fenomeno del Primitivo? La domanda la poniamo a chi questa mission ce l’ha iscritta nel dna, perché quando devi portare nel mondo questo campione dell’enologia italiana, pugliese e di Manduria in particolare, la risposta è solo una: con la qualità. Una realtà cooperativa con più di 400 soci che sono parte integrante dell’azienda, vengono supportati e consigliati da un team di agronomi, perché il vino si fa prima di tutto in vigna e poi in cantina. Una sinfonia nel bicchiere, dal Sonetto, alla Memoria, all’Elegia.
‘A VITA
Li chiamano i Cirò Boys, hanno invaso Radici del sud con una carica di novità e tanto entusiasmo. Parola d’ordine unione, quando in tutta una zona si producono quattro milioni di bottiglie in totale tra tutti i produttori bisogna essere uniti e compatti per avere una identità nel mondo del vino. Da ‘A Vita abbiamo assaggiato tre vini a base di Gaglioppo, un rosato e due Cirò prodotti in maniera biologica con un carattere e un tannino che dividono secondo il vignaiolo Francesco Maria De Franco. E noi ci siamo innamorati
SOLOPACA
Sporche ma buone. Questo hastag si erano inventati durante l’alluvione del Sannio che aveva messo a rischio la produzione di una cantina sociale che non è riuscita a salvare 80.000 bottiglie, ma ha messo in salvo la produzione. Il nostro assaggio è una Falanghina spumantizzata con uno Charmant lungo, vino ideale per tutti gli abbinamenti a base di pesce.
L’ARCHETIPO
Che la Puglia si stia cercando di dare anche una connotazione al naturale ce ne eravamo resi conto ormai da un po’ di tempo. Prima di vedere una manifestazione a rilievo nazionale a Radici del Sud abbiamo assaggiato anche alcune cantine che producono con un’attenzione sempre crescente al tema della sostenibilità. Tra questi archetipo che dalla fine del 2015 può fregiarsi del marchio Triple A. Un bell’attestato di stima.
Giuria
Press 1
Maurizio Valeriani PRESIDENTE Remy Charest, Simon Woolf, Tomasz Prange-Barczy, Warren Edwardes, William Zacharkiw, Erin Stockton, Maria Grazia Melegari, Francesco Soleti.
Press 2
Pierluigi Gorgoni PRESIDENTE, Aneesh Bhasin, Arto Koskelo, Charles Scicolone, James Melendez, Mayumi Nakagawara, Elisabetta Tosi, Davide Sarcinella
Buyer 1
Ole Udsen PRESIDENTE, Mariusz Majka, Mehmet Adanir, Steen Højgård Rasmussen, Warren Edwardes, Nana Wad, Giorgio Cotti
Buyer 2
Chiara Giorleo PRESIDENTE, Alessandro Pagano, Andrzej Kostyk, Brian Gwynn, Daiva Mumgaudiene, Erica Nonni, Bernardo Conticelli, Fernando Zamboni, Giuseppe Bino
RADICI DEL SUD 2016 VINCITORI
SPUMANTI BIANCHI
GIORNALISTI
1, CAPRETTONE, CASA SETARO
2, RISERVA NOBILE 2012, D’ARAPRÌ
BUYER
1, NOI DUE, TENUTA VIGLIONE
2, MACCONE SPUMANTE BIANCO BRUT, PUGLIA IGP, ANGIULI DONATO
ex aequo2 BUYER, TIATI METODO CLASSICO, PUGLIA IGP, CANTINE TEANUM
SPUMANTI ROSATI
GIORNALISTI
1, BRUT ROSÈ, D’ARAPRÌ
2, LEGGIARDO ROSATO, CONSORZIO PRODUTTORI VINI MANDURIAex aequo 2, DOVÌ ROSÈ, FERROCINTO
BUYER
1, LEGGIARDO ROSATO, CONSORZIO PRODUTTORI VINI MANDURIA
2 BUYER, LA VIE EN ROSE’, PUGLIA IGP, TENUTA COPPADORO
ex aequo 2, DOVÌ ROSÈ, FERROCINTO
FALANGHINA
GIORNALISTI
1, BENEVENTANO FALANGHINA IGP 2015, SANPAOLO
2, COSÌCOMÈ 2014, IGP PUGLIA, VALENTINA PASSALACQUA
BUYER
1, CRUNA DELAGO 2014, CAMPI FLEGREI DOC, LA SIBILLA
2, MAIOR 2012, FALANGHINA DEL SANNIO DOP, CANTINA FOSSO DEGLI ANGELI
CATARRATTO
GIORNALISTI
1, ANTISA CATARRATTO 2015, SICILIA DOC, TASCA D’ALMERITA
2, VIGNA CASALJ 2015, ALCAMO DOC, TENUTA RAPITALÀ
BUYER
1, TERRE ROSSE DI GIABBASCIO 2014, TERRE SICILIANE IGT, CENTOPASSI
2, ANTISA CATARRATTO 2015, SICILIA DOC, TASCA D’ALMERITA
GRILLO
GIORNALISTI
1, BLUES 2015, TERRE SICILIANE IGP, PAOLO CALÌ
2, GRILLO 2015, SICILIA DOC, FEUDO DISISA
BUYER
1, APOLLO 2014, TERRE SICILIANE IGP, FAUSTA MANSIO
2, ROCCE DI PIETRA LONGA 2014, TERRE SICILIANE IGT, CENTOPASSI
MISTO BIANCHI DEL SUD
GIORNALISTI
1, BIANCO DI SEI 2014, ETNA DOC, PALMENTO COSTANZO
2, BUCECI BIANCO 2015, TERRE SICILIANE IGT, BUCECI VINI
3, KORE 2015, TERRE SICILIANE IGT, CANTINE COLOMBA BIANCA
BUYER
1, STRIALE 2015, PUGLIA IGP, TENUTA PATRUNO PERNIOLA
2, MALVASIA BIANCA 2015, SALENTO IGP, CONTI ZECCA
3, BIANCO DI SEI 2014, ETNA DOC, PALMENTO COSTANZO
GRECO
GIORNALISTI
1, GRECO DI TUFO DOCG 2015, DI MEO
2, LE PAGLIE 2015, MATERA DOC, CANTINE CERROLONGO
BUYER
1, JENTILINO 2015, TERRE DI COSENZA DOP, LA PESCHIERA
2, GRECO DI TUFO DOCG 2015, SOCIETÀ AGRICOLA NATIV
FIANO
GIORNALISTI
1, FIANO DI AVELLINO DOCG 2015, DI MEO
2, BIANCOFIORE 2014, DAUNIA IGP, KANDEA
BUYER
1, TRENTENARE 2015, PAESTUM IGP, SAN SALVATORE 1988
2, TORRE DEL FALCO 2015, PUGLIA IGP, TORREVENTO
ROSATI DEL SUD
GIORNALISTI
1, CIRÒ DOC ROSATO 2015, SCALA CANTINA E VIGNETI
2, OSA! 2015, TERRE SICILIANE IGP, PAOLO CALÌ
3, LE ROTAIE 2015, VALLE D’ITRIA IGP, I PASTINI
BUYER
1, NAUSICA 2015, SALENTO IGP, CARDONE
2, NERO DI TROIA ROSÈ, ROSSO DI CERIGNOLA DOC, BIOCANTINA GIANNATTASIO
3, SPEZIALE 2015, SALENTO IGP, TRULLO DI PEZZA
NERO DI TROIA
GIORNALISTI
1, OTTAGONO 2013, CASTEL DEL MONTE DOCG, TORREVENTO
2, NERO DI TROIA 2014, PUGLIA IGP, VALENTINA PASSALACQUA
BUYER
1, GRAN TIATI GOLD VINTAGE 2010, PUGLIA IGP, CANTINE TEANUM
2, LUI 2012, PUGLIA IGP, CANTINA MUSEO ALBEA
NEGROAMARO
GIORNALISTI
1, COPERTINO ROSSO DOC RISERVA 2008, CUPERTINUM – ANTICA CANTINA DEL SALENTO 1935
2, DANZE DELLA CONTESSA 2014, NARDÒ DOC, CANTINA BONSEGNA
BUYER
1, VECCHIO SOGNO 2014, SALENTO IGP, TENUTA GIUSTINI
2, POSTA PIANA 2014 PUGLIA IGP, CANTINE PARADISO
ex aequo 2, NERÌO 2013, NARDÒ DOC, SCHOLA SARMENTI
PRIMITIVO
GIORNALISTI
1, PRIMITIVO 2013,PUGLIA IGP, PIETREGIOVANI
2, IL RACCOMANDATO 2014, PUGLIA IGP, FIORE AZIENDA AGRICOLA
BUYER
1, PAPALE LINEA ORO 2013, PRIMITIVO DI MANDURIA DOP, VARVAGLIONE VIGNE E VINI
2, PRIMITIVO DI MANDURIA DOP 2012, ANTICA MASSERIA JORCHE
NERO D’AVOLA
GIORNALISTI
1, CURMA 2010, SICILIA IGT, A R M O S A
2, VUARIA 2010, SICILIA IGT, FEUDO DISISA
BUYER
1, SANTA CECILIA 2011, NOTO DOC, PLANETA
2, VUARIA 2010, SICILIA IGT, FEUDO DISISA
GRUPPO MISTO VINI ROSSI DEL SUD
GIORNALISTI
1, TAURASI S.EUSTACHIO 2008, TAURASI DOCG, BOCCELLA
2, GHIAIA NERA 2013, SICILIA DOC, TASCA D’ALMERITA
3, DON VINCENZO 2013, LACRYMA CHRISTI DEL VESUVIO DOC ROSSO, CASA SETARO
BUYER
1, ERUZIONE 1614 2013, SICILIA DOC, PLANETA
2, LIBICI 2012, CALABRIA IGP, CASA COMERCI
ex aequo 2, TAURASI 2011, TAURASI DOCG, TENUTA SCUOTTO
3, BOCCA DI LUPO 2011, CASTEL DEL MONTE DOC, TORMARESCA
GAGLIOPPO
GIORNALISTI
1, CIRÒ RISERVA 2012, COTE DI FRANZE
2, DUCA SANFELICE 2013, CIRÒ RISERVA, LIBRANDI
BUYER
1, ARCANO RISERVA 2009, CIRÒ ROSSO CLAS. SUP. RISERVA, SENATORE VINI
2, DOM GIUVÀ 2013, CIRÒ ROSSO CLASSICO SUPERIORE DOC, DU CROPIO VINERY
ex aequo2, JACCA VENTU SUPERIORE 2012, MELISSA DOP, LA PIZZUTA DEL PRINCIPE
AGLIANICO
GIORNALISTI
1, RASOTT 2012, IRPINIA CAMPI TAURASINI DOP, BOCCELLA
2, MILES 2012 CILENTO AGLIANICO DOC, CANTINE BARONE
BUYER
1, BORGOMASTRO 2007, COLLI DI SALERNO IGP, LUNAROSSA VINI E PASSIONE
2, AGLIANICO 2MILA10 2010, COLLI DI SALERNO IGP, MILA VUOLO
AGLIANICO DEL VULTURE
GIORNALISTI
1, LIKOS 2012, AGLIANICO DEL VULTURE DOC, VIGNE MASTRODOMENICO
2, AQUILA DEL VULTURE 2012, AGLIANICO DEL VULTURE DOC, LAGALA
BUYER
1, IL SIGILLO 2010, AGLIANICO DEL VULTURE DOC, CANTINE DEL NOTAIO
2, CAMERLENGO 2009, AGLIANICO DEL VULTURE DOC, CAMERLENGO
CONTATTI
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