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Il Tequila Regulatory Council (CRT – Consejo Regulador del Tequila) ha da poco annunciato di aver finalmente raggiunto un accordo “amichevole” con il birrificio Heineken a proposito dell’utilizzo errato e improprio della parola “tequila” da parte dell’azienda olandese sull’etichetta della famosa birra Desperados.
Nel 2017 il CRT, ente commerciale della Tequila, aveva avviato due procedimenti legali contro Heineken a Nanterre, in Francia, e ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, affermando che il suo marchio Desperados contenesse aromi erroneamente identificati come Tequila e che, quindi, il prodotto andasse contro una sentenza della Commissione Europea (CE) che ha riconosciuto la Tequila come indicazione geografica. Le etichette di questo marchio, infatti, riportano che il prodotto contenga un “aroma” del 75% di Tequila, ma il CRT ha dichiarato che Heineken produce la birra con lo 0,14% di “aroma di Tequila” e che, pertanto, ciò rischia di ingannare il consumatore.
Per consentire ad Heineken di utilizzare il termine protetto “tequila” nella birra, dunque, il consorzio ha intimato di rimuovere la citazione alla Tequila nelle campagne pubblicitarie e sulle etichette delle bottiglie o, in alternativa, far sì che il prodotto contenga il 25% di Tequila in base alle normative dell’Unione Europea (UE). In una dichiarazione congiunta, CRT e Heineken affermano di aver risolto “amichevolmente” la contesa legale. Sebbene i termini dell’accordo siamo rimasti riservati, sembra che siano vantaggiosi per entrambe le parti.
La tutela della denominazione Tequila, esistente dal 1997 secondo l’Accordo tra Messico e Unione Europea, è stata recentemente rafforzata e ciò implica che qualunque produzione di Tequila debba essere conforme allo standard Tequila.
+ info: www.desperados.com
www.heineken.com
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