Nel cuore delle colline del Gavi, in una zona dalla tradizione vitivinicola antichissima grazie ad un microclima unico che favorisce la maturazione dell’uva, incontriamo La Raia. Si tratta di un’azienda agricola biodinamica certificata Demeter. 180 ettari di superficie, dei quali 42 coltivati a vigneto, 60 a seminativo e i restanti occupati da pascoli, boschi di castagno, acacia e sambuco che proteggono numerose specie di animali selvatici.
Un progetto di recupero dopo che la famiglia Rossi Cairo ha acquistato l’azienda nel 2003, con l’obiettivo di recuperare e valorizzare l’ecosistema originale attraverso un progetto di intervento ampio e ispirato ai princìpi biodinamici. È iniziata da subito la riconversione dei terreni e delle viti da convenzionali a biologici. Da qui è partita la costruzione di una nuova cantina in materiali naturali, ripristinando la rotazione dei terreni e sono state recuperate coltivazioni antiche come il farro monococco. E’ stato anche reintrodotto l’allevamento del bestiame a pascolo.
TERROIR E RADICI
Vigneti storici, alcuni con piante di oltre settant’anni , affondano le radici su un terreno marnoso, calcareo che favorisce quella mineralità tipica dell’uvaggio Cortese. La coltivazione biodinamica ha permesso di recuperare in toto la peculiarità di questo terroir. Utilizzo di sovescio tra i filari, corno letame dinamizzato per rendere fertile sin in profondità il terreno, stallatico che proviene dall’azienda, modiche quantità di rame e di zolfo di cava spruzzate in determinati periodi dell’anno e macchine leggere per lavorare la terra tra i filari. La potatura segue la fase discendente della luna. Oggi La Raia produce tre tipi di Gavi D.O.C.G. – Gavi, Gavi Riserva Vigna della Madonnina e Gavi Pisé, che ha una permanenza di 12 mesi sui lieviti – e due tipi di Piemonte D.O.C. Barbera – Barbera e Barbera Largé, che, affinata in barrique di rovere per 18 mesi, continua il suo invecchiamento in bottiglia. Una produzione tesa alla ricerca della qualità del vino nella qualità dell’ambiente.
OASI STERNERIANA
All’interno de La Raia sono attivi da otto anni un asilo e una scuola steineriana, nati da un’idea di Caterina Rossi Cairo e gestiti dall’associazione Intorno al Melo onlus. Oggi sono frequentati da una trentina di bambini della zona, un fattore che genera un’oasi di biodiversità per api e altri insetti impollinatori che, come una volta, trovano una tale varietà di nettari e pollini da garantire agli alveari salute e produttività tutto l’anno.
È così che ora l’azienda agricola può contare anche su una copiosa produzione di tre mieli biologici: un aromatico millefiori d’inizio estate, un inconfondibile miele di bosco e un miele mono floreale di acacia. Tom Dean, marito di Caterina, quattro anni fa ha fondato portaNatura, l’iniziativa di produzione, commercializzazione e consegna a domicilio di frutta, verdura e alimenti biologici, nata dalla sua esperienza di riconversione delle viti a La Raia. Oggi i box di portaNatura – che partono da La Raia – arrivano nelle case di Milano, Genova e Torino e coinvolgono molti piccoli produttori locali, anche monoprodotto, che hanno scelto la coltivazione biologica. Di recente è stato completato il restauro di una delle cascine dell’800 presenti all’interno della tenuta, Borgo Merlassino, una piccola struttura ricettiva immersa nella quiete del Gavi che apre le sue porte a chi desidera vivere appieno la natura.
ARTE E CULTURA
Dal giugno 2013 è attiva la Fondazione La Raia, tra arte cultura territorio, voluta da Giorgio Rossi Cairo e da sua moglie Irene Crocco, art dealer. La Fondazione si pone l’obiettivo di promuovere una riflessione critica sul paesaggio, attraverso contributi che riguardano più campi di indagine. Artisti, filosofi, paesaggisti, fotografi e architetti saranno invitati a vivere e sperimentare i vigneti, i campi e i boschi de La Raia, e offrire, attraverso interventi e opere d’arte, occasioni di nuova conoscenza e nuove identità. Il primo atto della Fondazione è stato il progetto “Nel Paesaggio”, ideato da Irene Crocco e curato da Matilde Marzotto Caotorta, con il patrocinio del Comune di Novi Ligure. Ne sono scaturite tre opere permanenti. “Nel momento”, installazione verticale di sedici elementi in stagno posizionata sulla facciata sud della casa; “Continuo infinito presente”, un anello senza inizio né fine in cavi di acciaio, realizzato in presenza degli ospiti il giorno dell’inaugurazione e posizionato nel lato nord della casa; “Il Sabato piantare il cipresso”, il quarto giardino di Salvadori, in marmo, acqua ed essenze, lungo il sentiero principale dentro la tenuta, tra i vigneti.
PREMIO VIGNETO LA MADONNINA
Il vigneto La Madonnina dell’azienda agricola biodinamica La Raia, è stato premiato tra i più bei versanti viticoli di Langhe-Roero e Monferrato. Un omaggio ai paesaggi viticoli di Langhe-Roero e Monferrato, che ospitano l’azienda agricola biodinamica La Raia e Tenuta Cucco, sono riconosciuti dall’UNESCO dal 2014 come Patrimonio dell’Umanità.L’Enoteca Regionale Piemontese Cavour organizza, presso il Castello di Grinzane Cavour, ha premiato i versanti viticoli più belli di Langhe-Roero e Monferrato, individuati annualmente con la collaborazione dei Consorzi di Tutela. Tra questi il vigneto La Madonnina, da cui proviene il Gavi DOCG Riserva che, tra i vini biodinamici prodotti dall’azienda agricola La Raia, è senz’altro quello che meglio interpreta la tradizione del territorio. Il vigneto della Madonnina, situato all’interno della tenuta, si trova su una collina che guarda a sud-est e ha viti di circa 60 anni. Il terreno, calcareo, argilloso e marnoso è particolarmente adatto alla coltivazione del vitigno Cortese. Anche alla Madonnina si segue il metodo biodinamico, che prevede non solo una coltivazione senza concimi e sostanze chimiche di sintesi, ma un utilizzo del territorio e delle sue risorse vitali attento e cosciente.
INFO
– tel. +39.02.4981475
www.fondazionelaraia.it