Malgrado il perdurare della crisi economica del paese, nel 2014 il settore della birra italiana ha performato positivamente con un lieve aumento sua nella produzione che nelle esportazioni, mentre i consumi pro-capite si sono consolidati intorno ai 29,2 LITRI/ANNO . la crisi ha però fatto sentire i propri effetti in termini qualitativi, orientando i consumi verso le fasce di prodotto a minor prezzo a discapito delle birre premium.
Secondo le stime riportate nell’ultimo Report di Assobirra, l’associazione dei birrai italiani, gli impianti la produzione nazionale di birra nel 2014 ha raggiunto un volume complessivo di 13,521 milioni di ettolitri di birra, contro 13,256 milioni dell’anno precedente, con un incremento intorno al 2%. Di questi 1,995 milioni di hl (il 14,7% del totale produzione) sono stati esportati, e, quindi la parte disponibile destinata a soddisfare la domanda interna pesa per il 64% del totale consumi interni. L’Italia si conferma come decimo produttore europeo.
I 17.729.000 ettolitri di birra consumati nel 2014 hanno segnato un lieve aumento dell’1% rispetto al 2013, pur in un contesto economico e climatico non favorevole. Il consumo pro capite rimane sostanzialmente invariato a 29,2 litri/anno. In un Paese come l’Italia, a forte tradizione vinicola, la birra si è conquistata stabilmente un suo spazio e tende ormai a competere senza alcun soggezione con la bevanda vino anche in occasione dei pasti.
Per una più ampia analisi del settore cfr anche
www.beverfood.com/documenti/assobirra-produzione-consumi-e-commercio-estero-birra-italia-nel-2014/
e l’annuario BIRRITALIA www.beverfood.com/quantic/negozio/product/annuari-beverfood-cartacei/birritalia-beverfood-annuario/