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Una oasi dove concedersi un aperitivo o una cena di qualità con eccellenze del panorama enogastronomico nazionale, in una delle zone a più alta densità turistica della Capitale.  La nuova apertura di “Ricci il Salumiere” al Pantheon rappresenta l’opportunità, per turisti e residenti, di coniugare il piacere della tavola con un panorama mozzafiato, di fronte al monumento più visitato in Italia, nonché uno dei simboli della città eterna.

La sfida è davvero impegnativa, come spiega la giovane e talentuosa chef Fiorella Pasqualini, approdata dopo esperienze in prestigiose cucine, al fianco dello Chef 1 Stella Michelin, Francesco Apreda, e quello ancor più significativo per la sua crescita umana e professionale, da Piano Strada,  al  comando della brigata del nuovo locale del gruppo Ricci: “ Sia per l’aperitivo che per la cena, la nostra bussola è offrire il meglio della buona cucina italiana. Il nostro progetto portato avanti con tanta dedizione, esordisce nel dare alla città, in uno dei suoi punti più nevralgicamente affollati, un ristorante differente dal solito che proponga menu e prodotti diversi dalla massificazione turistica. Protagonisti sono i piatti della tradizione romana, che io ritengo intoccabile nell’ossatura, interessati da qualche minima variazione. In particolare per la stagione più calda mi sono divertita molto con gli antipasti di pesce. Li valuto quelli più adatti al periodo. Sulle linee guida della mia cucina cerco di coniugare e raggiungere equilibrio tra materia prima e tecnica. Ma sulla qualità del prodotto non transigo. È davvero fondamentale. E questo si ripercuote in ogni momento della giornata. Dalla colazione, dove abbiamo una bella linea di lievitati grazie al binomio con la celebre pasticceria del nostro gruppo, Cavalletti da affiancare al menu del salato con degustazioni di omelette, uova strapazzate”.

Fiorella Pasqualini
Fiorella Pasqualini

L’aperitivo punta sul beverage con proposte da una cantina mirata forte di un’offerta di cantine del territorio laziale ma anche italiano. I primi in particolare sono in grande ascesa e vengono evidenziati al cliente che in prima battuta non ne riconosce una grande allure ma poi, al primo passaggio, se ne innamora. Per chi ha voglia di un buon cocktail spazio ai grandi classici quali Negroni, inversione anche sbagliata, Gin Tonic, London e Moskow Mule con variazione per gli amanti dell’agave nel Mexican Mule con protagonista Tequila. Non possono mancare poi Margarita e Mojito. Parlando con il settore drink emerge come i più richiesti in assoluto siano tutti i cocktail con protagonista il gin che per i turisti internazionali è associato ad uno dei simboli della miscelazione tricolore. Da Ricci sta spopolando una signature che è una variazione su una delle più celebri bevute da aperitivo: il limoncello spritz.

Molto fresco e dissetante sta riscuotendo il gradimento della clientela americana che ama pasteggiare a qualsiasi ora con i cocktail. Pezzo forte dell’aperitivo poi, non può che essere il tagliere di salumi e formaggi,  con autentiche gemme che si stagliano nell’olimpo dei golosi. Menzione d’onore per le eccellenze dell’Antica Corte Pallavicina dei Fratelli Spigaroli o il Patanegra de Ballotta, Mangalica, Marcon Cecina. Mentre sul fronte dei mastri casari, prelibatezze d’alpeggio, Monte Veronese, erborinati di ogni sorta e grandi francesi da Morbier al Saint Maure, Camembert, Coeur de Neuchatel.

Uno sguardo a volo d’uccello sul menu, ne evidenzia il tripudio di sapori freschi, ideali per la stagione calda. Chi avesse voglia di provare gli antipasti, non può esimersi dal gazpacho di datterino giallo e melone con tartare di tonno rosso, pomodoro datterino dry, cetriolo, cipolla rossa e sale nero affumicato, un must della chef o il Carpaccio di pesce bianco con sedano croccante, gel di lamponi, mirtilli e more e il Salmone marinato alla rapa rossa con guacamole. I primi piatti rappresentano una ricognizione a 360° della tradizione. La scelta è fra Spaghetti “Felicetti” con pomodoro Roma, cipolla rossa di Tropea e basilico fresco, le Mezze maniche “Mancini” alla carbonara con guanciale di Cinta Senese “Il Borgo”, uova bio e pecorino “Fulvi”, un gustosissimo Risotto ai frutti di mare. Tra i secondi seguono polpette al sugo, filetto di spigola, entrecote di manzo e calamari fritti accompagnati da uno squisito gel al limone home made.

E sempre per gli amanti del pesce, un Carpaccio di orata, gel ai frutti rossi, zest di limone caramellato, insalatina riccia e olio alle erbe verdi aromatiche e una delicatissima Fritturina di calamari, insalatina riccia, uvetta candita, arancia tagliata a vivo ed olio alle erbe verdi aromatiche. Per concludere i dolci, tutti della tradizione, come il tiramisù alla vecchia maniera, rigorosamente senza panna, profiterole con crema Chantilly e il Millefoglie di Cavalletti di cui era ghiotta la regina Elisabetta che se lo faceva spedire in grandi quantità a Buckingham Palace. “Io credo che da noi, – continua Pasqualini – il turista o il professionista che lavora negli studi del centro storico possa gustare la realtà gastronomica romana autentica. Quelle tradizioni che scandiscono il ritmo della cucina, ad esempio il pescato del giorno che non manca il martedì e il venerdì. Un fritto leggero che impreziosisce le verdurine del territorio, irrorato da un buon vino. E per chi non si accontenta, un plus. Tutti gli ingredienti e le preparazioni possono essere acquistate dal nostro banco e portate via”.

Camilla Paci, Direttrice Marketing e Commerciale di Ricci il Salumiere e Cavalletti infine evidenzia come: “Abbiamo grandi aspettative da questo nuovo punto di Ricci, una boutique del gusto che accompagna Roma da oltre 110 anni. I primi giorni ci stanno dando ragione. Siamo nel cuore della Capitale che finalmente dopo la pausa forzata della pandemia è piena. Siamo pervasi dal desiderio di uscire e festeggiare tutti insieme, sospinti da una grande voglia di convivialità, ritrovarsi ed essere felici. Stiamo recuperando il tempo perso. Ormai quando scegliamo di andare fuori vogliamo vivere in primo luogo una esperienza. È questa la parola chiave. Portarsi a casa il ricordo indelebile di un aperitivo o di una cena speciale”. Radar sempre accesi, dopo l’apertura a ridosso del Pantheon e quella recente in Piazzale Adriatico, si punta già alla prossima, nel cuore del quartiere Trieste, in Piazza Sant’Emerenziana.

+info: www.riccisalumiere1910.it/

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