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Ricerca CGA by NIQ: bevande in Italia verso un consumo no alcohol o low alcohol


CGA by NIQ, nel suo ultimo Consumer Pulse Report, rivela le ultime tendenze nel comportamento dei consumatori nel settore del fuori casa. Infatti, nella ricerca condotta a dicembre 2023 emerge come, con l’inizio del nuovo anno, gli italiani prestino più attenzione alla salute e siano più propensi a scegliere bevande analcoliche e a basso contenuto alcolico.

Buone intenzioni per l’anno nuovo

L’indagine di CGA by NIQ ha evidenziato che per il mese di gennaio 2024 il 22% degli italiani prevede di smettere completamente di assumere bevande alcoliche, e che il numero di consumatori intenzionati ad eliminare l’alcol sale al 30% tra coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 34 anni; mentre il 40% degli intervistati intende ridurne il consumo.

Infatti, oltre la metà dei consumatori (56%) che stanno moderando l’assunzione di alcolici ha dichiarato che, a partire dal cosiddetto “Dry January” – iniziativa promossa da Alcohol Change UK per il benessere personale grazie alla rinuncia all’alcol per 31 giorni –, uscirà meno spesso del solito. Una quota decisamente maggiore del 10% degli intervistati che invece intende uscire di più.

I propositi di consumo

Il 61% delle persone, ovvero tre consumatori su cinque, hanno dichiarato di voler consumare bevande analcoliche, tra cui caffè, tè e soft drink tra le tre scelte principali ed un quinto (20%) prevede di provare varianti analcoliche o a basso contenuto alcolico di bevande quali birra e cocktail.

L’indagine Consumer Pulse di CGA by NIQ suggerisce che l’interesse per il bere e il mangiare sano si estenderà ben oltre il mese di gennaio. Infatti, l’82% dei consumatori concorda sul fatto che nel 2024 darà priorità alla salute e al benessere ed un terzo (32%) pensa di moderare il consumo di alcolici durante tutto il corso dell’anno.

Daniela Cardaciotto, On Premise Sales Leader di CGA by NIQ, dichiara: “Dopo un periodo di Feste intenso, i consumatori sono più attenti alla salute e alle spese, anche se molti di loro intendono ancora frequentare bar e ristoranti. I locali che propongono alternative interessanti alle bevande alcoliche e che offrono un buon rapporto qualità-prezzo, possono da un lato soddisfare le nuove esigenze di consumo alcohol-free e dall’altro ampliare strategicamente la loro offerta”.

 

+ info: cgastrategy.com

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