La tendenza a eccedere con le bevande alcoliche in Italia tocca solo il 6% contro il 17% in UK e il 20% in Germania. Questa tendenza in Italia risulta inoltre circoscritta ai giovani i quali, superata una certa soglia di età, tornano a consumare bevande alcoliche in maniera responsabile. Ciò non accade invece in altri paesi: mentre il picco del consumo non responsabile in Italia è infatti tra i 16 e i 18 anni (31%), con una tendenza che continua a diminuire, fino a scomparire, con il crescere dell’età, ben diversa è la situazione all’estero. In Germania, tre persone su dieci dai 25 ai 44 anni tendono ancora ad esagerare, e in UK quasi 2 persone su 10 tra gli ultra 44enni bevono molto.
Questi dati emergono dalla ricerca “Lo stile del bere mediterraneo” realizzata da ISPO per conto di Federvini, Federazione italiana Industriali Produttori Esportatori ed Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti ed affini, e presentata oggi a Milano. L’indagine ha permesso di misurare quali siano oggi tra i giovani di 5 paesi europei le condotte e gli stili di consumo più affermati, indagando le abitudini rispetto al bere degli italiani e delle giovani generazioni e comparandole con quelle delle popolazioni di altri quattro paesi europei: il Regno Unito, la Francia, la Germania e Malta.
In merito al consumo eccessivo di bevande alcoliche, il cosiddetto binge drinking recentemente portato all’attenzione della pubblica opinione, l’indagine ISPO per Federvini ha evidenziato che sono soprattutto i giovani in UK (24%) e Germania (36%) a eccedere nel bere quando vanno in discoteca. In Italia solo il 9% dichiara di avere questa abitudine, mentre Francia (16%) e Malta (12%) si situano in una posizione intermedia. In Italia sono soprattutto i giovani a correre il rischio di esagerare nel consumo di bevande alcoliche: tra chi dichiara di bere “finché ne ha voglia” quando si balla si raggiunge il picco tra i 22 e i 24enni. Negli altri paesi, soprattutto in Germania, i giovani sono decisamente più precoci: i picchi di consumo si raggiungono già a 14/15 anni e, sempre in Germania, questa tendenza a bere in misura eccessiva continua anche fino ai 40 anni. In UK il picco più elevato riguarda i 19-21enni, addirittura il 59%; il dato comincia poi a scendere, per risalire tuttavia per gli over 44enni.Germania (29%) e UK (21%) si confermano i paesi in cui più persone dichiarano di amare il bere per l’ebbrezza che l’alcol provoca. In Italia il fenomeno è minoritario e riguarda solo il 6% del campione (un dato che appare stabile rispetto al 2006). Francia e Malta si collocano in posizione intermedia con percentuali di rispondenti pari al 13%.
Lamberto Vallarino Gancia, Presidente di Federvini, ha così commentato in occasione della presentazione della ricerca. – “E’ interessante il quadro che emerge dall’indagine ISPO, che evidenzia come il modello mediterraneo, e nello specifico quello italiano, possa rappresentare un esempio positivo di consumo responsabile. Capire e discutere ogni aspetto legato a questo tema è fondamentale per aiutare i nostri giovani a costruire un rapporto sano, equilibrato e piacevole con le bevande alcoliche. Un ruolo importante nell’affermazione di questi corretti modelli e stili di consumo lo assumono sia la famiglia, all’interno della quale per il 20% dei giovani avviene il primo consumo di alcolici, sia la scuola. Modelli comportamentali, informazione corretta e cultura del prodotto alcolico sono parte integrante della nostra tradizione e come tali debbono essere trasmessi e condivisi con le generazioni future”.
“I dati ottenuti confermano la tendenza, già rilevata nel 2009 ,dei nostri giovani italiani verso un consumo delle bevande alcoliche tipico dello stile mediterraneo, modello che presenta caratteristiche concrete e che possiamo sintetizzare con la tendenza a dilazionare il consumo nel corso della settimana, prestare attenzione alla qualità di ciò che si beve e conciliare il consumo di alcol con il buon cibo” – ha commentato Renato Mannheimer. – “Questo modello si contrappone a quello che possiamo definire “nordico”, caratterizzato dalla concentrazione del consumo di alcol in un unico giorno della settimana; vediamo ad esempio che in Germania, ben il 22% degli intervistati dichiara di bere una sola volta alla settimana ma a volontà, seguito da un 20% a Malta e un 16% in UK. In Francia invece questa percentuale scende al 6% e in Italia addirittura al 4%”.
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