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La disfida del caffè si chiude con un lieto fine. Dopo una lunghissima trattativa tra il Consorzio di Tutela Espresso Italiano Tradizionale e la Regione Campania, l’Italia presenterà all’Unesco un dossier unico per la candidatura del caffè espresso a bene immateriale dell’umanità: «tra rito, arte, socialità e letteratura».

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Si è tenuto mercoledì 16 giugno a Roma presso il Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali l’incontro tra la delegazione del dossier di candidatura del rito del caffè espresso italiano e quella della cultura del caffè napoletano tra rito e socialità. Il Presidente del Gruppo di lavoro Unesco del MipaafGiuseppe Ambrosio era stato incaricato a marzo dalla Commissione Italiana Unesco di dare corso ad una trattativa tra le due parti per addivenire ad un unico dossier di candidatura del caffè espresso con l’obiettivo di presentare a marzo del prossimo anno “una candidatura più solida e rappresentativa del panorama culturale italiano, in modo da evidenziarne ulteriormente gli elementi rituali, conviviali e di socialità”.

Si dice soddisfatto, Giorgio Caballini di Sassoferrato, Presidente del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale, «del lavoro sin qui svolto da entrambe le delegazioni che hanno saputo far vedere che gli italiani sanno fare squadra per salvaguardare la nostra cultura, il nostro rito quotidiano di bere un espresso al bar, la socialità che questo rito comporta e che ci è riconosciuto e ci identifica in tutto il mondo con orgoglio».

Anche il responsabile della Comunità del Rito (arte) del caffè espresso italiano, Luigi Morello, si dice compiaciuto di quanto è avvenuto in questi mesi «perché abbiamo lavorato nella massima trasparenza, correttezza e spirito di collaborazione» aggiungendo che «la candidatura vuole rappresentare tutti gli italiani. Le nostre radici, i nostri usi e costumi, seppur diversi nel nostro paese, vanno tutelati e promossi, così come la nostra cultura ultracentenaria del caffè espresso, affinchè venga riconosciuto agli italiani ciò che spetta loro di diritto».

I Referenti scientifici dei due dossier sono già all’opera per presentare a settembre di quest’anno un dossier condiviso

+info: www.espressoitalianotradizionale.it/

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