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Si può rivoluzionare il concetto di aperitivo italiano? Difficile riuscirci in termini assoluti, ma Rirò New Generation Barbanera ha sicuramente offerto un nuovo modo di bere la Toscana. La firma dietro a questo prodotto è non a caso quella di Italian Wine Brands, il più grande gruppo vinicolo privato italiano e anche la prima azienda vinicola quotata alla Borsa valori di Milano, che proprio in queste settimane ha svelato la sua nuova etichetta nata nella cantina toscana Barbanera.

Lanciato per rispondere al desiderio (e all’esigenza) di rinnovare l’immagine del vino rosso toscano, Rirò è un aperitivo che parte dalla lunga tradizione vinicola della famiglia Barbanera, realtà a carattere familiare fondata nel lontano 1938 alle pendici del monte Cetona e quindi al confine tra la Val d’Orcia e la Valdichiana, svecchiandola però con la freschezza e la voglia di stupire tipica delle nuove generazione. Il risultato? Un aperitivo rosso italiano a base di vino rosso Toscana IGT, proposto in una veste suggestiva, moderna e cool, da gustare tanto in purezza quanto in miscelazione, che fornisce una valida alternativa ai classici accompagnamenti alcolici dell’aperitivo all’italiana. “Abbiamo voluto rinnovare il concetto di vino rosso tradizionale, avvicinando la Toscana, e in particolare il vino rosso, a nuove occasioni di consumo” conferma il CEO di Italian Wine Brands Alessandro Mutinelli.

“Versatilità”, del resto, è senza dubbio la parola chiave per raccontare il legame di Rirò con la mixology e, più in generale, coi gusti contemporanei. Dal “Summer Rirò” con Rirò, chinotto, una fetta di arancio e una foglia di menta al “Fruit Rirò” con Rirò, dadi di pesca e ghiaccio, lo si può apprezzare in una lunga serie di drink più o meno estivi, più o meno bitter/dolci e più o meno strutturati. Ci sono ad esempio il “Passion Rirò”, preparato con succo al passion fruit, vino, acqua, limone e menta, e il “Pink Rirò” con pompelmo rosa, vino e china Martini, ma pure il tradizionale “Bitter Rirò”, in cui spiccano i sapori del lampone e arancio pestato uniti a vino, chinotto e sciroppo di zucchero.

Rirò, in degustazione, vanta un’interessante complessità di aromi all’interno della quale si esaltano soprattutto le note giovani, dolci e fragranti di frutta di bosco, ribes e lamponi, fichi e uva spina, profumate da ulteriori sentori di buccia d’arancia e il pompelmo. Al palato, questo nuovo aperitivo toscano si caratterizza invece per la sua piacevole freschezza in apertura, che lascia progressivamente spazio a una struttura articolata e a un finale persistente.

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