I risultati del Gruppo nel primo semestre del 2013 sono stati in linea con le aspettative, grazie al ritorno alla crescita organica nel secondo trimestre 2013 (+1,4%) e al contributo positivo della neo-acquisita Lascelles deMercado&Co. Ltd. Nel primo semestre 2013 le vendite del Gruppo sono state pari a € 698,6 milioni, in crescita del +13,0%, di cui -3,3% attribuibile alla variazione organica, -1,8% all’effetto cambi e +18,1%all’effetto perimetro, in gran parte dovuto all’acquisizione di Lascelles deMercado&Co. Ltd.
La variazione organica negativa del Gruppo è principalmente attribuibile al venir meno della cosiddetta ‘scorta estiva’ in Italia (attività commerciale normalmente pianificata nei primi mesi dell’anno in funzione del picco stagionale estivo dei consumi) conseguentemente all’applicazione del cosiddetto articolo 62, che introduce restrizioni in termini di dilazioni di pagamento concedibili alla clientela. L’impatto, di natura tecnica e derivante dalla contingente attività di destoccaggio da parte dei distributori, e quantificato in circa € 25 milioni sulle vendite del Gruppo nel primo trimestre del 2013, ha determinato un significativo deterioramento del sales mix, e, conseguentemente, un impatto negativo sulla marginalità. Inoltre, il primo consolidamento del nuovo business LdM, sebbene in linea con le attese in termini sia di valori assoluti sia di profittabilità, ha generato un’ulteriore diluizione dei margini del Gruppo generata dal peso delle attività a bassa marginalità nel business acquisito. Questo effetto diluitivo è diminuito nel secondo trimestre, che, se confrontato con il primo trimestre, è caratterizzato da una minore stagionalità del business zucchero e merchandise rispetto a spirit e wine.
Il margine di contribuzione, ovvero il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni, è stato € 258 milioni, in calo del -0,7% (-11,5% variazione organica) e pari al 36,9% delle vendite. L’EBITDA prima di proventi e oneri non ricorrenti è stato € 145,6 milioni, in calo del -10,6% (-18,8% variazione organica) e pari al 20,8% delle vendite.
L’utile prima delle imposte è stato di € 92,2 milioni, in calo del -24,9%. L’utile netto del Gruppo del primo semestre 2013 è stato di € 57,6 milioni, in calo del -26,1%. Al 30 giugno 2013 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 944,3 milioni (€ 869,7milioni al 31 dicembre 2012).
SPIRITS:
rappresentano il 74,3% del totale, Il brand Campari ha registrato nel primo semestre una crescita del +1,5% a cambi costanti nonostante la debolezza in Italia, dovuta al destoccaggio registrato nel primo trimestre. Nel secondo trimestre Campari ha registrato una crescita a doppia cifra grazie alla continuo sviluppo negli Stati Uniti e in Argentina, oltre a un parziale recupero in Italia e Germania. Aperol ha registrato una variazione organica del -10,0%, a causa dell’attesa debolezza in Germania, accentuata da condizioni metereologiche molto sfavorevoli in Europa nel secondo trimestre, in parte controbilanciata da una performance positiva in tutti gli altri mercati internazionali. Le vendite di SKYY sono incrementate del +4,8% a livello organico, sostenute da una continua crescita negli Stati Uniti, grazie al successo della gamma Infusion (in particolare Moscato) e al trend positivo di SKYY core. Inoltre, SKYY ha registrato una buona crescita nei principali mercati internazionali, in particolare in Brasile, Sud Africa e Germania. La franchise Wild Turkey ha registrato una variazione organica complessiva del +3,3%, grazie a una crescita a doppia cifra registrata negli Stati Uniti, in parte controbilanciata da una contrazione in Australia e Giappone, e da un difficile confronto con il primo semestre 2012 (+22,1%). Le tequile hanno registrato un trend in continua crescita (+12,0%), grazie al contributo di Espolón e Cabo Wabo nel mercato chiave degli Stati Uniti. Campari Soda ha registrato una variazione negativa del -19,5%, per effetto del destoccaggio registrato nel primo trimestre del 2013, della debole congiuntura economica e dell’andamento debole del canale bar e del canale moderno in Italia. I brand brasiliani hanno registrato una variazione organica del -9,9%, a causa del rallentamento generalizzato dei consumi nel settore. GlenGrant ha registrato una crescita organica del +1,3%, grazie ai risultati positivi registrati in Francia, Germania, Giappone e nel canale duty free che hanno compensato la debole performance in Italia.
WINES:
rappresentano il 11,8% del totale, Il vermouth Cinzano ha registrato una crescita del +0,9% a cambi costanti grazie a un andamento positivo in Russia e Germania. Gli spumanti Cinzano hanno registrato una crescita organica del +5,0%, grazie alla forte crescita in Russia e al buon recupero registrato in Germania nel secondo trimestre. Questi effetti hanno infatti compensato la debolezza registrata da Cinzano in Italia. Gli altri spumanti (Riccadonna, Odessa e Mondoro) hanno registrato complessivamente una crescita organica del +28,5% grazie alla solida performance di Mondoro in Russia. Gli still wine (principalmente Sella&Mosca, Enrico Serafino e Teruzzi&Puthod) hanno registrato una performance organica negativa a causa della debolezza del canale ristorazione in Italia.
SOFT DRINKS:
rappresentano il 6,2% del totale, Crodino ha registrato un calo del -29,6% per effetto della riduzione delle scorte nel primo trimestre, della debole congiuntura economica e dell’andamento debole dei consumi, oltre alle condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli registrate nel secondo trimestre.
Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer: ‘Nel primo semestre del 2013 i risultati sono stati in linea con le attese, grazie al ritorno alla crescita organica nel secondo trimestre, sostenuta dal conseguimento di buoni risultati in Nord America, Russia e Argentina, e da stabilizzazionee miglioramento in altri mercati sviluppati (in particolare Italia e Germania). Tali risultati positivi sono stati conseguiti grazie alla capacità di recupero del business degli aperitivi, sebbene questi siano stati penalizzati dalle pessime condizioni climatiche. Dopo l’impatto negativo del destocking avvenuto nel primo trimestre del 2013 in Italia, la performance del primo semestre è stata influenzata anche da una particolare concentrazione di oneri non ricorrenti che riflettono le decisioni del Gruppo di accelerare sui progetti di riorganizzazione volti a rafforzare il business nel medio-lungo periodo. Guardando al futuro, anche se il contesto generale rimane estremamente incerto per via della situazione economica di alcuni mercati importanti, si ritiene che l’andamento del business evidenzierà nel secondo semestre 2013 ulteriori graduali miglioramenti, grazie alla sostenuta attività di brand building nelle principali combinazioni prodotto-mercato e al rafforzamento della penetrazione del portafoglio del Gruppo in nuove geografie.
+ info: www.camparigroup.com
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