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FINE DI UN RITO: IL CAFFE’ DIVORZIA DALLA SIGARETTA


Addio al connubio caffè-sigaretta. Se una volta l’intoccabile rito della pausa caffè con i colleghi d’ufficio si concludeva quasi automaticamente con qualche boccata di sigaretta, oggi le abitudini sembrano essere cambiate. Se ne rallegreranno i cultori della preziosa bevanda, perché è proprio per merito della riscoperta del gusto se la sigaretta viene relegata a un momento a sé. Sono i risultati che emergono da uno studio realizzato dall’Associazione Donne e Qualità della Vita, in occasione dell’evento Nespresso “Profumo di Donna”, su un campione di 1200 donne italiane di età compresa tra i 18 e i 65 anni, e da una ricerca condotta dall’Osservatorio Nathan Il Saggio sulla stampa estera che ha monitorato 358 articoli dal 1° gennaio 2009 a oggi su oltre 100 testate e siti internet internazionali


Dallo studio emerge che il 63% delle donne fumatrici intervistate ha smesso da tempo di fumare a tutti i costi la sigaretta dopo un buon caffè (di questo gruppo il 25% preferisce abbinare al caffè un dolce). Resta, dunque, un 37% che persevera nell’associare la sigaretta al caffè, in particolare il 10% fuma dopo un’ora dalla fine del pranzo o cena mentre un irriducibile 17% non rinuncia mai alla nicotina. Ma veniamo alle abitudini sul consumo di caffè all’estero. Ben il 77% delle dipendenti d’azienda continua a considerare la pausa caffè momento essenziale e passaggio obbligato per ben affrontare la giornata, mentre il 65% sostiene che il break aiuti a tessere buone relazioni sociali in ufficio (L’Union, Fr). Non solo, quindi, un momento di pausa, al gusto di caffè, bensì un vero e proprio rituale che stimola la produttività e la concentrazione dell’individuo. I dati raccolti sottolineano però allo stesso tempo che la tanto amata pausa caffè non contempla più la sigaretta.

Ma quali sarebbero le cause di questo inaspettato divorzio? Ben 6 donne su 10, pur essendo fumatrici occasionali, dichiarano di preferire vivere il momento della degustazione separandolo però dal brutto vizio del fumo. Questo non significa però che le donne italiane si siano arrese all’evidenza dei danni arrecati dalla sigaretta. I motivi sono altri ed è proprio il gusto del caffè ad aver avuto la meglio nella scelta del campione di donne intervistate. Il caffè viene vissuto come una vera e propria esperienza olfattiva autonoma. “Oggi il caffè, sinonimo di break durante la giornata lavorativa, è diventato un pretesto per gustare uno dei sapori più amati dagli italiani e per interagire con gli altri, senza il filtro della tecnologia come ci costringono oggi le mail, gli sms e i social network – commenta la psicologa Serenella Solomoni – Il caffè rappresenta, dunque, un punto di contatto tra gli individui e, anche nella coppia, un momento di condivisione. Credo che le innumerevoli campagne antifumo siano solo una delle componenti che hanno causato “il divorzio” fra caffè e sigaretta. La verità è che oggi tendiamo ad apprezzare il gusto puro del caffè, magari bevendone meno ma di qualità, dedicandoci un vero e proprio momento di degustazione”.

Uno dei motivi di questa nuova tendenza va ricercato nella riscoperta del gusto puro della bevanda. La nascita sempre più frequente di nuovi e ricchi bouquet di sapori e aromi, l’avvento sul mercato di oltre 250 tipologie, con diversa tostatura e di differente origine, ha influito sulle abitudini degli amanti del caffè, disposti a rinunciare al tabacco per evitare di contaminare la purezza del sapore e il gusto del prodotto. A testimonianza di questa nuova tendenza ecco il proliferare di nuove figure professionali vicine al mondo dell’espresso: i sommelier del caffè, gli assaggiatori, i ricercatori di essenze. Alcuni sono arrivati ad avere una professionalità talmente elevata da permettersi di stipulare assicurazioni milionarie per tutelare la propria attitudine al gusto e all’olfatto, come ad esempio Mr. Gennaro Pelliccia, il più importante assaggiatore al mondo di caffè, che, come riporta il quotidiano britannico inglese Daily Telegraph, ha stipulato un’assicurazione da 13 milioni di dollari per la sua lingua.

Fonte: Ufficio Stampa Nespresso per l’evento ‘Profumo di Donna’ Tel. Tel 02 860542

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