Ad Maoira! Di solito in questi casi si dice buona la prima, ma per il Roma Bar Show sarebbe riduttivo un semplice buono. Abbiamo voluto scomodare una locuzione latina, un augurio per conseguire risultati ancor più grandi.
Possiamo affermare senza paura di essere smentiti che la prima edizione del Roma Bar Show andata in scena il 23 e 24 settembre 2019, è stato un evento eccezionale, un qualche cosa di unico che mancava al nostro paese e che vede lItalia in prima fila nel mondo della Barindustry mondiale. Un evento dalla caratura internazionale, che ha messo in luce la grande capacità di fare squadra di un team di organizzatori in prima linea con dietro le quinte un grande lavoro instancabile. Risultato due giorni eccezionali, di incontri, di masterclass, di assaggi, tasting, contatti, chiacchere, uscite nei locali la sera e presenze soprattutto. Tanto pubblico, bella gente e soprattutto interessata e assetata di conoscenza, i numeri stimati parlano di 6.000 presenze il primo giorno e altrettante la seconda giornata, unenergia che zampillava dal Salone delle Fontane teatro di una due giorni storica per il mondo del bar globale. Un evento anche dal profilo mediatico, lhastag ufficiale #readytobeshaken è diventato un trend topic e rende bene lidea di un taglio internazionale del primo Bar Show italiano. Il fascino della città eterna e lo spirito della romanità sono stati due ingredienti aggiuntivi per una formula magica. Qualcuno ha parlato addirittura di nuova era, partendo da una conferma della miscelazione classica con una panoramica sullinnovazione ormai dentro il mondo del bar. Quello che è certo è che il Roma Bar Show ha dimostrato che in Italia si possono fare grandi cose, le aziende italiane, fatte di grandi e piccoli produttori insieme alla rete distributiva, hanno un potenziale qualitativo che poche altre nazioni al mondo hanno. Non potevamo mancare anche noi di Beverfood.com a questo grande evento sul mondo del bar, abbiamo cercato di raccontarlo come sappiamo fare noi, ovvero direttamente dalla voce e dalle parole dei protagonisti. Ad Maoira!
Castagner, storica distilleria italiana distribuita da Ghilardi, si è presentata con Casta, la grappa pensata appositamente per il mondo della miscelazione, nel quale sta dimostrando di poter interpretare un ruolo da protagonista.
Novità strutturale per Sagna, che inserisce nel settore commerciale Carlo Alberto Sagna, figlio dell’AD Massimo e già protagonista nel settore birra. Per quello che riguarda la gamma, rum Admiral, bitter Gran Milano e varietà di vodka con differenti distillazioni.
Forte la presenza di Campari, rappresentata da Gustavo Calì. In occasione della manifestazione i focus principali della azienda sono il restyling di Campari Soda, il nuovissimo Wild Turkey Longbranch e il gin meditterraneo Ondina.
Teo Musso e Dennis Zoppi presentano Beermouth, il primo vermouth a base birra. Rilettura della tradizione per l’estrazione di 13 botaniche e un lavoro certosino per modellare un carattere unico.
Rinaldi 1957 presenta 2 Amari con Gabriele Rondani: la novità assoluta Amaro Venti con botaniche italiane, una per ogni regione e Amaro Formidabile, unico amaro a vincere l’oro alla International Spirit Competition di Londra e al Concorso Mondiale di Bruxelles.
Compagnia dei Caraibi con lo stand Agave, con Francesco Pirineo: introdotte nuove referenze, che esprimono le varie anime del territorio messicano. Presente anche Jesse Estes, proprietario e Global Brand Ambassador di Tequila 8.
+info: romabarshow.com/