Estate tempo di calcio-mercato ma anche di rumors che interessano il mercato degli spirits. Non è passato inosservato agli osservatori attenti del mercato del beverage un report da parte di Deutsche Bank Research, a cura dell’analista Mitch Collett, secondo cui Campari Group avrebbe fino a 30 miliardi di euro (32,5 miliardi di dollari) in “potenza di fuoco finanziata da azioni”. Fondi disponibili dopo che il principale azionista Lagfin, che fa capo alla famiglia Garavoglia, si è assicurato ulteriori diritti di voto il 4 agosto, che secondo questa analisi potrebbero consentire a Campari di cercare di acquistare o fondersi con una società di alcolici che ha un’esposizione agli Stati Uniti e all’Asia.
La banca tedesca ha riportato i commenti del management che vedrebbero Campari interessata a società che hanno marchi premium e sono forti nei mercati statunitensi e asiatici. Secondo l’analisi effettuata prendendo come riferimento le prime 50 società di alcolici al mondo, Deutsche Bank prevede che tre aziende potrebbero essere nel mirino di Campari: Edrington, Rémy Cointreau e William Grant & Sons, società soddisfano i criteri che il colosso del beverage con sede a Sesto San Giovanni potrebbe prendere in considerazione. I requisiti sono avere un valore aziendale di almeno 5,5 miliardi di dollari e meno di 30 miliardi di euro e avere almeno il 30% delle vendite globali in marchi premium e superieur. Gli analisti hanno anche evidenziato altre tre società che avrebbero otto dei nove requisiti, il proprietario di Jose Cuervo Tequila Proximo Spirits, il conglomerato francese LVMH e la società statunitense di bevande Brown-Forman.
Non sono state date tempistiche sul timing delle operazioni, ma secondo gli analisti del colosso bancario tedesco, Campari continuerà in maniera attiva a considerare nuovi accordi. Nel 1° semestre 2023 Campari ha registrato ricavi e redditività in miglioramento, con vendite nette in crescita del 14,2%, trainati da aperitivi, Tequila e premium Bourbon. Il portafoglio di Campari Group comprende una vasta gamma di marchi iconici tra cui il leader degli aperitivo Aperol, Wild Turkey Bourbon, Skyy Vodka, Grand Marnier, il rum giamaicano Appleton Estate. Campari Group ha completato 41 transazioni dal 1995, raggiungendo un valore totale di 3,8 miliardi di euro. Cinque di queste operazioni sono stati fatti nell’ultimo anno, tra cui l’acquisto della distilleria Wilderness Trail del Kentucky. La notizia è stata ripresa anche in Italia da media finanziari come MF Milano Finanza, mentre la testata britannica The Spirits Business che ha dedicato ampio spazio all’argomento. Deutsche Bank ha affermato che l’attuale prezzo delle azioni Campari “non riflette la crescita leader del settore della società o l’opportunità di creare valore con fusioni e acquisizioni”.