Proclamato, nella splendida cornice del Museo dell’Automobile di Torino, giovedì 18 ottobre, Salvatore Vita, classe 1980, autore della polibibita L’Elettrodisiaca. La competizione, organizzata dalla casa astigiana Giulio Cocchi nata 1891, conosciuta per i suoi vermouth, il Barolo Chinato e per lo spumante metodo classico Alta Langa Docg, aveva lo scopo di premiare la “migliore creatività e originalità della ricetta, nonché la tecnica di esecuzione, conoscenza e valorizzazione dei prodotti della liquoristica italiana, coerenza storica e rispetto dei dettami della miscelazione futurista, presentazione della polibibita, gusto, riproducibilità”.
Questi i criteri che hanno guidato la giuria tecnica presieduta da Fulvio Piccinino, Rossella De Stefano, direttore di Bargiornale, Nerina Di Nunzio, direttore IED Roma, Cinzia Ferro, Miscelatore Record Nazionale 2016, Elisa Favaron, Miscelatore Record Nazionale 2017, Mirko Turconi, bar Manager Piano 35 Lounge Bar e l’AD di Cocchi Roberto Bava nella scelta del Miscelatore Record Nazionale 2018.
Vince dunque Leletteodisiaca “per l’estrema cura anche sotto l’aspetto della presentazione, nel rispetto dei canoni della Miscelazione Futurista, oltre che per la grande presenza scenica del miscelatore, la sua capacità di interpretare e creare un’ambientazione coerente”.
Mentre la Giuria Popolare ha scelto Luca Menegazzo (Estremadura Café di Verbania) e la sua polibibita E adesso (b)pasta!!!! Polibibite dunque assaggiate da un numeroso pubblico torinese che ha potuto scoprire live i cocktail, proposti in gara abbinati a prelibatezze gastronomiche piemontesi.
È stata “un’esperienza fantastica che intreccia arte e miscelazione – commenta Salvatore Vita –. Cocchi continua a mantenere alto lo spirito futurista permettendo a noi miscelatori di dare risalto alla nostra tecnica rivestendola di valori culturali. La mia polibibita in particolare, Lelettrodisiaca, vuole essere un risveglio, una pozione liquida scaldante, afrodisiaca, rigenerante, che rende omaggio all’elettricità di alimenti e liquidi, con ingredienti che puntano a ricaricare il corpo umano con elettroliti naturali”.
In un luogo, quello del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, “che non poteva esser migliore”, a detta di Roberto Bava che “ha ospitato la finale per celebrare, anche quest’anno, l’arte delle polibibite. Inventata dai futuristi stessi come Marinetti, Barosi, Balla, Depero, la Miscelazione Futurista segue lo stile nazionale di allora tra autarchia, sensorialità e certamente l’importanza del movimento: velocità e dinamismo”.
La Menzione Speciale Campari è andata poi a Rino Bussolo (Password Speakeasy / Password Bartender School – Castel Frentano, Chieti) che presentava la polibibita “Lo Stuzzicatore”. A Valerio Trentani (Alchimia, Milano) che si era iscritto con Gli intelletti di Marinetti è stata conferita invece la Menzione Speciale Vecchia Romagna. Valerio Dussich, ideatore della polibibita Il Sensazionale realizzato con la S.P.O.S.A. è stato premiato con L’Ardito Miscelatore in Destrutturata Gomma (Miscelatore Gommoso), opera d’arte realizzata per l’occasione da Diego Maria Gugliermetto: una scultura in tiratura limitata di 50 esemplari autografi e numerati che rappresenta il miscelatore futurista nell’atto della sua missione: la preparazione della polibibita perfetta.
Gli altri concorrenti di questa edizione sono stati Marco Fedele (Botaniko, Roma) che ha preparato la polibibita Dai su alzati da giù; Michele Guagliardo (Il Roma, Ravenna) autore de Il bene del Futurismo; Luca Roatta (Relais Cuba Chocolat, Cuneo) con Cif-Ciaf; Massimo Stronati (Vina Enoteca, Palo Alto, California) che ha inventato È pronto! Nonna Italia’s Bruschetta.
Salvatore Vita porta a casa, oltre al suo esemplare di Miscelatore Gommoso, le bottiglie speciali messe a disposizione da Strega e Nardini e i biglietti per volare all’Athens Bar Show (6 e 7 novembre) dove celebrerà il dettato futurista sullo sfondo del Partenone anche nel corso di una serata dedicata nel cocktail bar A for Athens.
La serata è stata presentata dalla conduttrice Chiara Buratti e accompagnata dalle improvvisazioni di Mirko Dettori. Una fiammante “ITALA 11”, auto da corsa monoposto del 1925 progettata dall’ingegnere Giulio Cesare Cappa, completava l’allestimento dell’evento.
La Miscelazione Futurista è “uno stile di miscelazione spettacolare, che esalta i prodotti della liquoristica storica nazionale, preparazioni che si trasformano in performance uniche e irriverenti, miscele bizzarre, sorprendenti e provocatorie, vere e proprie opere d’arte temporanee concepite per suscitare emozioni, riflessioni, commenti e azioni.”
Ricetta ELETTRODISIACA:
- 2 cl aquavite Nardini
- 4,5 cl Barolo Chinato Cocchi
- 2 cl caffè aromatizzato con bucce di limone
- 2 cl di Vov
- 2 rondelle di banana
- 1,5 cl di liquore Strega Alberti
- Tre spruzzi di Mistrà Pallini esterno al bicchiere
Versare tutti gli ingredienti in un frullatore, aggiungere ghiaccio a pezzetti e frullare per pochi secondi. Versare in una Coppa Martini di rame preraffreddata. Guarnire con una banana sul bordo del bicchiere con la punta sporcata di peperoncino.
In abbinamento: cubi di arancia salata, cioccolato fondente Venchi, mandorle tostate salate, formaggio caprino, peperoncini piccanti ripieni con capperi.
INGREDIENTI UDITIVI: Respiro umano, Tuono, a seguire suoni che ci hanno accompagnato dall’inizio del secolo scorso ai giorni nostri, in ripetizione.
INGREDIENTI VISIVI NON EDIBILI: Fili di rame, fili elettrici, scultura di ferro, rame, lampade elettriche e cellulare con visione ipnotica.
Non è un caso che sia stata scelta Torino per questa competizione, per le sue architetture industriali e la sua cucina che fu città d’elezione per il movimento futurista, che si conferma per il terzo anno consecutivo capitale della Miscelazione Futurista: “Il rinnovamento architettonico futurista, con il suo carico iconoclastico, prese vita a Torino – dice Fulvio Piccinino, barman ed esperto, autore del volume “La Miscelazione Futurista” -. La città immaginata dai due geniali architetti futuristi Antonio Sant’Elia e Mario Chiattone ebbe la sua applicazione con la Fiat Lingotto, la nuova via Roma e la Torre Littoria che fu teatro anche dei primi voli, del primo circolo aereonautico che vedeva fra i fondatori Cinzio Barosi, fervente futurista autore della polibibita Avanvera. Ma la rivoluzione futurista a Torino si realizzò sotto altre sembianze, quelle della Cucina, estesa anche al mondo del bere, considerata da Marinetti come l’Ottava Arte”.
I PARTNER – Al progetto futurista hanno preso parte quest’anno insieme a Cocchi anche Campari, Fabbri, Luxardo, Nardini, Pallini, Strega, Tassoni e Vecchia Romagna.
Info: www.miscelazionefuturista.com