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SAN PELLEGRINO CONQUISTA LA SORGENTE DI SANTA ROSALIA E LANCIA LA “VERA SICILIANA”


Il gruppo San Pellegrino sbarca in Sicilia e con l’acquisto delle sorgenti di Santa Rosalia in provincia di Agrigento lancia un piano d’attacco al mercato siciliano con l’obiettivo di conquistare nei prossimi anni la metà dei consumi insulari di acque minerali in bottiglia. La protagonista dei questo ambizioso programma sarà la nuova oligominerale Vera Nestlè Santa Rosalia che sarà lanciata con lo slogan “la Vera di Sicilia”


Nel corso del 2006 la Sanpellegrino spa (gruppo Nestlè Waters) ha acquisito il controllo totale della società Platani Rossino srl con stabilimento di imbottigliamento dell’acqua minerale Santa Rosalia dei Monti Sicani in provincia di Agrigento. (cfr. provvedimento N 16117 dell’A.G.C.M. del 31.10.2006). Questa mossa da parte del leader del mercato aveva un po’ sorpreso il mondo degli operatori del settore perché non si capiva bene che cosa volesse farsene il gruppo milanese di un’altra fonte quando già disponeva di ben 9 differenti siti di acque minerali nelle varie regioni italiane, di cui una (Tione in Umbria) messa in vendita. L’A.D Marco Settembri, in occasione della sua recente partecipazione al meeting di Palermo sulla salvaguardia del Mar Mediterraneo dell’Unep/MAP, ha chiarito gli obiettivi a medio-lungo termine del gruppo: conquistare la metà del mercato siciliano delle acque minerali, facendo leva proprio sulla nuova fonte siciliana.

In realtà il mercato siciliano, poiché fa riferimento ad una popolazione intorno ai 5 milioni di abitanti, esprime già una realtà di consumo che, ipotizzando un pro-capite di 160 litri/anno (in Italia la media è già prossima ai 200 litri), porta ad una valutazione globale intorno agli 800 mio litri consumati ogni anno, cioè, tanto per intenderci, quanto l’intero mercato austriaco. Tenuto conto che l’attuale pro-capite insulare è più basso della media nazionale, si prospetta una ulteriore crescita dei consumi per i prossimi anni. Inoltre in Sicilia, contrariamente ad altre regioni del sud, non è finora emerso un produttore locale in grado di esprimere una chiara leadership sul mercato regionale. Ma per potere concretamente ambire a conquistare grosse quote di mercato, occorre poter agire anche con una offerta conveniente di prezzo, il che presuppone la disponibilità di un sito di imbottigliamento in zona (è noto che nelle acque minerali il maggior costo del prodotto è proprio quello del trasporto).

La strategia indicata dal dott. Settembre è proprio quella di un approccio aggressivo al mercato siciliano, con un posizionamento prezzi intorno ai 33 centesimi per bottiglia, contro i 40 -60 delle altre marche nazionali nel moderno retail. Ma l’altra novità è il marchio. Per l’acqua che sarà imbottigliata nello stabilimento siciliano verrà adottato il marchio Nestlè Vera Santa Rosalia che potrà godere del vissuto qualitativo e del requisito di grande affidabilità del binomio Nestlè-Vera. In realtà l’acqua della sorgente di Santa Rosalia è abbastanza simile all’acqua Nestlè Vera imbottigliata nello stabilimento di San Giorgio in Bosco in Veneto; entrambe sono acque leggere del tipo oligominerali, con un basso residuo fisso, quindi con una destinazione più universale di consumo.

Nello stabilimento siciliano sono previsti nuovi investimenti per incrementare notevolmente la produzione e per l’introduzione di nuove tecnologie. E’ stata già inaugurata una nuova linea di produzione, che ha fatto lievitare l’imbottigliamento da 16.500 pezzi l’ora a 46 mila, mentre i livelli occupazionali restano fissati per il momento in 22 persone. Nel primo mese di lancio “Nestlé Vera Santa Rosalia” ha già raggiunto il 95 per cento dei supermercati siciliani attraverso la rete di trenta distributori della Sanpellegrino, che in Sicilia vende sei delle sue nove etichette, con target e canali di distribuzione differenti. Il formato rimane quello da due litri, ma nei piani di sviluppo c’è il lancio di formati anche più piccoli, da mezzo litro a un litro, tutti in bottiglie di plastica,

«Questo progetto parte dalla nostra volontà di diversificare la produzione, per lo più concentrata nel Nord Italia – ha commentato Marco Settembri, amministratore delegato della Sanpellegrino spa – e di investire in un mercato con grandi potenzialità. Alle falde dei Monti Sicani abbiamo trovato una sorgente sicura e un’acqua con caratteristiche perfette, una oligominerale adatta al consumo di tutta la famiglia, un po’ come la nostra Nestlé Vera. Il nostro obiettivo è quello di sostituire questo brand, conquistando con il nuovo marchio oltre il 50 per cento dei consumi siciliani».
+info: espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Alla-conquista-delle-acque-siciliane-Sanpellegrino-sposa-Santa-Rosalia/1637568
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