In un’intervista al www.corriere.it del 23 giugno Alberto Bertone, presidente di Acqua Sant’Anna, ha illustrato alcuni risultati e prospettive dell’azienda. Riassumiamo di seguito alcuni punti essenziali.
Bertone prevede di aumentare quest’anno i ricavi di Acqua Sant’Anna, malgrado il calo di vendita generale di prodotto degli ultimi mesi del 2022, chiuso con 302,8 milioni di ricavi (dai 292,6 milioni del 2021 e 277,7 milioni del 2020). «Il consumo di acqua minerale sta riprendendo — dichiara — e i nostri ricavi dovrebbero aumentare del 10-15% nel 2023, anche grazie ai nuovi prodotti».
Inoltre, Bertone vuole allargarsi all’estero e dopo il mercato francese, avviato l’anno scorso con i supermercati Casinò, ora sta sondando quello tedesco, anche se «entrare nella distribuzione oltreconfine non è facile». Per il gruppo l’export pesa ancora soltanto il 5% sui ricavi e si traduce in Paesi come Dubai e Malta, oltre alle nuove entranti Francia e Germania.
Sant’Anna vorrebbe crescere anche per vie esterne con acquisizione di altre aziende. Ma in tutto ciò l’imprenditore di Vinadio ha un cruccio: non riesce a concludere acquisizioni. «Siamo interessati ad aziende in Italia e nel resto d’Europa — dice Bertone —. Stiamo guardando più dossier, ma è difficile trovare chi venda».
Un aiuto alla crescita può avvenire senz’altro attraverso la diversificazione produttiva con il lancio di nuovi prodotti. La linea di Beauty & wellness di Sant’Anna, partita negli ultimi anni, oggi «vale circa il 10% del fatturato». L’azienda ha inoltre lanciato nelle scorse settimane l’acqua proteica Sant’Anna Pro in bottiglia, con 15 grammi di proteine e zinco, 33 centilitri a 2 euro, fascia di consumatori medio alta: «È in fase di test all’Esselunga, a breve la porteremo anche nel resto della grande distribuzione, nei discount, negli Autogrill — afferma l’imprenditore —. C’è una forte richiesta di alimenti con proteine: pasta, yogurt, latte. I supermercati stanno costruendo isole dedicate. Ci rivolgiamo a tre fasce di clienti: gli sportivi, chi fa la dieta ipoproteica e deve integrare, gli anziani».
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