Sapporo, il più antico marchio di birra giapponese, ha creato in collaborazione con IBM Japan una nuovo RTD tipo Chuhai (bevande alcoliche frizzanti tipiche giapponesi) grazie a un sistema di AI (Intelligenza Artificiale) denominato N-Wing★.
Il nuovo prodotto si chiamara サッポロ 男梅サワー 通のしょっぱ梅 (“Sapporo Otokoume Ume Sour“) e sarà lanciato in edizione limitata il 4 luglio in Giappone. Il nuovo futuristico RTD ha una gradazione di 5% e fa parte della linea di prodotti “Otome Sour Brand” che quest’anno compie 10 anni. La nuova bevanda sarà commercializzata in lattine da 350ml e 500ml.
L’ingrediente chiave dal gusto sorprendente
L’ingrediente chiave è l’Umeboshi, dei frutti giapponesi (Prunus mume) chiamati Ume che ricordano le prugne (ma che in realtà sono più vicini alle albicocche) messi sotto aceto e sale. L’Umeboshi ha uno spiccato sapore acido/salato e viene utilizzato anche come condimento nella cucina giapponese. Questo alimento è usato tradizionalmente anche per le sue proprietà rinvigorenti, antibatteriche e disinfettanti, per intossicazioni alimentari, per purificare l’acqua.
Come ha sviluppato la ricetta del drink l’Intelligenza Aertificiale (AI)
Sapporo Breweries ha riferito di aver fornito al programma di AI circa 1.200 formulazioni, i dati su oltre 700 materie prime studiate per i circa 170 prodotti attualmente commercializzati, il concept ed altre informazioni necessarie per l’elaborazione. L’intelligenza artificiale di N-Wing★ è stata in grado di prevedere istantaneamente la composizione delle materie prime (compresi il rapporto per ogni ingrediente), la quantità di macerazione e l’intera ricetta consigliando le fragranze da usare. Inoltre N-Wing★ ha anche fornito consigli per migliorare il design del packaging ed ha suggerito un ingrediente segreto che è in grado di aumentare la salinità del prodotto senza aggiungere sale.
Ora non resta che aspettare di vedere se il prodotto avrà successo e se i consumatori ameranno il gusto ed il “Sapporo” di questa nuova bevanda.
Anche AB InBev ha lanciato la birra Beck’s Autonomous con ricetta creata da ChatGPT e design da Midjourney. In questo caso però invece di utilizzare dei programmi di Intelligenza Artificiale già esistenti è stato sviluppato un sistema ad hoc. È difficile ideare una ricetta senza poter percepire il gusto. Chissà se Sapporo e IBM hanno sviluppato dei sensori che sono in grado di recepire i sapori del cibo (acidità, dolcezza, ecc..) e trasmetterli all’AI per elaborare la ricetta?
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