Correva l’inverno 2002 quando Schneider Weisse presentò al mondo la propria incredibile specialità stagionale: Eisbock, un vero e proprio concentrato di Aventinus. Una birra innovativa, eppure legata alla tradizione e… a un inventore molto speciale.
È soprattutto del freddo delle Alpi, infatti, il merito della nascita di Aventinus Eisbock, la birra invernale prodotta con continuità negli ultimi 15 anni dal birrificio bavarese Schneider Weisse.
L’invenzione, o scoperta, della Eisbock è avvenuta durante un rigido inverno di parecchi decenni prima: una cisterna dove era stoccata la mitica Weizenbock di Schneider Weisse, la TAP 6 Mein Aventinus, congelò parzialmente.
Com’è facile immaginare, fu l’acqua contenuta nella birra a trasformarsi in ghiaccio; il liquido rimanente era a tutti gli effetti un “concentrato di Aventinus”, dagli aromi, sapori e gradazione alcolica ancora più potenti.
Un aneddoto che ha ispirato l’estroso mastro birraio di Scheider Weisse, Hans-Peter Drexler, che nel 2002 decise appunto di ricreare la leggendaria “Eisbock”.
La tecnica produttiva adottata prevede ancora di eliminare una parte dell’acqua presente nella Aventinus mediante congelamento; ciò che rimane è una birra forte e robusta, di un intenso colore mogano e dagli aromi di prugna, banana e chiodi di garofano, con leggeri sentori di marzapane e mandorla amara.
Una specialità complessa, speziata, ottimo abbinamento ad un dessert o ideale dopocena, dalla straordinaria gradazione alcolica pari al 12% del volume.
+INFO: www.schneider-weisse.de
www.interbrau.it