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Sciopero dei buoni pasto, la proposta della startup Coverflex per abbassare le commissioni


Il 15 giugno confermato lo sciopero dei buoni pasto, oggi non verranno accettati ticket nei bar, ristoranti, alimentari, supermercati e ipermercati aderenti alle principali associazioni di categoria della distribuzione e del commercio: Ancd Conad, ANCC Coop, Federdistribuzione, FIEPeT-Confesercenti, Fida e Fipe-Confcommercio. “Si tratta di un’azione drastica resasi necessaria per chiedere con urgenza al Governo una riforma radicale del sistema dei buoni pasto con l’obiettivo di salvaguardare un servizio importante per milioni di lavoratori e renderlo economicamente sostenibile”– ricorda Federdistribuzione in una nota, una protesta degli esercenti comunicata ai consumatori a mezzo stampa e con affissione di locandine.

 

Uno scenario allarmante in cui ristoranti e supermercati potrebbero non accettare i ticket pasto, abbassando la capacità di spesa per i lavoratori con un impatto negativo su questa tipologia di benefit. In Italia, le commissioni relative all’accettazione di buoni pasto superano ormai il 20% dell’importo della transazione, una percentuale tra le più alte in Europa, un modello con le società emettitrici abituate a effettuare pagamenti a 60/90 giorni, che di fatto rendono difficile l’ingresso nel network per molteplici attività commerciali. Intanto il mercato non sta a guardare e ci sono dei nuovi player come la startup portoghese Coverflex, pronta ad entrare nel segmento dei buoni pasto in Italia con il lancio di una piattaforma innovativa che mira a rivoluzionare il sistema abbassando drasticamente le commissioni a ristoranti e supermercati.

 Nuno Pinto, Miguel Santo Amaro, Rui Carvalho, Luís Rocha founders di Coverflex 

Coverflex ha iniziato a operare in Portogallo all’inizio del 2021, raggiungendo 30.000 utenti attivi da molteplici aziende, tra cui PwC, Bolt, La Redoute, Metyis, Unbabel e Emma – The Sleep Company. “L’Italia rappresenta il nostro primo obiettivo di stampo internazionale e sappiamo che l’ingresso sul mercato sarà molto impegnativo – dichiara Rui Carvalho, COO of Coverflex – I problemi strutturali propri del settore dei buoni pasto, come le commissioni estremamente elevate e i lunghi tempi relativi agli accrediti verso le attività commerciali sono presupposti che hanno consolidato il nostro progetto di portare sul mercato una soluzione che rivoluzioni l’ecosistema di riferimento andando a rivedere completamente quelle logiche che pensiamo portino altrimenti il mercato al collasso” .

La piattaforma all-in-one di Coverflex consente a tutte le aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni, di personalizzare le loro offerte retributive con molteplici soluzioni complementari, oltre ai buoni pasto anche assicurazione sanitaria, fringe benefit, flexible benefits e scontistiche Un sistema che Coverflex ha denominato “Compensation as a service”, potendo utilizzare il budget messo a disposizione attraverso la card e l’app dedicata in un network estremamente ampio di partners, aiutando le aziende a ridurre i costi con benefit efficienti dal punto di vista fiscale, dando ai dipendenti più valore e sensibilizzandoli in materia di retribuzione e benefit, trasformando la retribuzione tradizionale in uno strumento di fidelizzazione. Per accelerare l’entrata sul mercato italiano, secondo i rumors Coverflex starebbe negoziando l’acquisizione di un’azienda presente in Italia.

 

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