Si tramanda che gli abitanti di Cepina, nell’Alta Valtellina, abbiano da sempre goduto dell’acqua purissima che abbondava in quei luoghi e che, nei primi del ‘900, si costruì un acquedotto per portare quest’acqua fino al centro del paese. Scopriamo di più su Levissima…
CENNI STORICI
Si narra che fu così che all’Hotel Cepina medici, chirurghi e illustri professori, poterono apprezzare le proprietà terapeutiche di quest’acqua. Visto l’entusiasmo dei suoi ospiti, il proprietario dell’hotel, il Professor Gasparre Piccagnoni, decise di farala analizzare: i risultati si rivelarono sorprendenti.La tradizione racconta che nell’ottobre del 1929, il direttore della clinica Ostetrico Ginecologica della Regia Università di Torino, la descrivesse “gradevolissima a bersi, di facilissima digeribilità, notevolmente diuretica e vantaggiosa nei disturbi uricemici”. Si narra anche che, nel 1931, il dottor Boni scrisse: “È assolutamente una delle migliori d’Italia e dell’estero”. E il dottor Mantovani, nel 1932: “La sua acqua non è semplicemente potabile, ma ha rivelato virtù terapeutiche.”
L’ORIGINE DEL NOME
Pare sia stato il vescovo di Como, Monsignor Alessandro Macchi, a coniare il nome Levissima. Si racconta che durante una sosta nella parrocchia di Cepina, negli anni trenta, il prelato sentì decantare i pregi di quell’acqua e la volle assaggiare. Dopo il primo sorso esclamò: “È ottima, leggera, Levissima.” Nel 1936, il Professor Piccagnoni ottenne la concessione della sorgente, come acqua minerale naturale. Da allora, l’unicità dell’acqua minerale Levissima è patrimonio di tutti. L’acqua di Cepina entra così a buon diritto tra le Acque Minerali e prende il nome di Levissima, dall’aggettivo latino levis, che significa “leggero”.
LE SORGENTI
L’acqua minerale Levissima nasce nel cuore delle Alpi Centrali, in un’area protetta e incontaminata ai margini occidentali del Parco Naturale dello Stelvio, nel territorio valtellinese dell’antica contea di Bormio. L’alimentazione principale del bacino idrogeologico avviene dal margine est del gruppo montuoso della Cima Piazzi, uno degli ultimi ghiacciai sopravvissuti nelle Alpi italiane, per scaturire poi da sorgenti d’alta quota, in un’area riconosciuta e rinomata. È quest’ambiente incontaminato che dona a Levissima una purezza e una leggerezza inconfondibili. Nell’affascinante scenario della Valtellina, l’acqua costituisce un elemento prezioso. Qui si trovano ghiacciai, laghi alpini, fiumi e, naturalmente, le sorgenti di Levissima.
Levissima è espressione del miracolo della natura che si rinnova attraverso il naturale ciclo dell’acqua, un lungo percorso che inizia con l’infiltrazione profonda nel basamento cristallino-siliceo locale”. La tipica leggerezza dell’acqua Levissima è legata strettamente alla composizione mineralogica delle rocce che costituiscono il suo bacino sotterraneo. Durante il loro percorso sotterraneo, le acque incontrano delle rocce impermeabili che ne sbarrano il deflusso e ne determinano la risalita: si formano così le sorgenti di acqua minerale Levissima.
LO STABILIMENTO
Attraverso il modernissimo stabilimento di Cepina, in provincia di Sondrio, Levissima è imbottigliata pura come sgorga dalla fonte. Lo stabilimento, infatti, è ideato e costruito in modo tale che l’uomo non venga mai a contatto con l’acqua nel suo percorso dalla sorgente allo stabilimento, ma ha il solo compito di controllare il processo di imbottigliamento al fine di garantire il rispetto della purezza originaria dell’acqua.
LA VALTELLINA
La Valtellina e la sua acqua sono da sempre un tutt’uno: un territorio da scoprire in un viaggio fra tradizioni e sapori che non cessano di sorprendere. Levissima da sempre è impegnata nella tutela delle sue fonti e del territorio che la circonda, attraverso un percorso di responsabilità sociale e di salvaguardia della risorsa acqua a partire dai ghiacciai, dove la fonte ha origine.
Fonte: www.levissima.it
A cura della Redazione Beverfood.com
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