Presente sulle migliori tavole del mondo con il suo stile inconfondibile e il suo gusto ricercato, l’acqua minerale S.Pellegrino, imbottigliata e distribuita in oltre 120 paesi, è oggi un’icona internazionale di fine living, nonché un marchio ambasciatore dello stile italiano in tutto il mondo.
La storia
La fonte da cui sgorga l’acqua minerale S.Pellegrino fu la meta di veri e propri pellegrinaggi fin dal tredicesimo secolo. Si documenta che anche Leonardo Da Vinci, nel corso del viaggio compiuto tra il 1482 e il 1512 nella Val Brembana, in Provincia di Bergamo, allo scopo di studiare i corsi d’acqua lombardi per conto di Ludovico il Moro, ebbe modo di far visita alla sua sorgente e di disegnare una carta dell’intera valle.
Le prime analisi da parte di esperti nel settore, finalizzati alla valutazione della composizione chimico-fisica dell’acqua, furono effettuate nel 1748 ma le sue potenziali proprietà benefiche erano conosciute già nell’Alto Medioevo. Molti erano infatti i malati che si recavano alla fonte della Val Brembana con lo specifico obiettivo di ricavarne vantaggi terapeutici, tanto da rendere il luogo noto in tutto il nord Italia. Ma è solo nel 1848 che viene edificano il primo stabilimento termale da parte della famiglia Palazzolo, allora proprietari della sorgente più importante. Più tardi, la proprietà passa nelle mani dei Salaroli che costruiscono una seconda sede, contigua alla precedente. Nel 1901 si assiste all’inaugurazione dello Stabilimento dei Bagni e della Sala Bibite. Nel 1961, invece, viene costruito lo stabilimento di San Pellegrino Terme, che oltre all’acqua minerale imbottiglia tutt’oggi anche altre bevande con il marchio Sanpellegrino. L’acqua S. Pellegrino è il prodotto di punta dellla Sanpellegrino spa e uno dei marchi internazionali di prestigio del gruppo Nestlè Waters, cui appartiene la Sanpellegrino. Nel corso degli anni, la stazione termale è stata ampliata e rinnovata, servizi e attrezzature si sono adeguate alle esigenze sempre più specialistiche e all’avanguardia della medicina termale.
La sorgente
L’acqua minerale naturale di San Pellegrino Terme, ai piedi delle Alpi, sgorga da tre sorgenti di identica composizione, situate l’una in prossimità dell’altra, alla base della falda meridionale di una rupe di natura dolomitica, costituita essenzialmente da carbonato di calcio e di magnesio, che s’innalza per circa 600 metri sino al poggio Belvedere. La sorgente più elevata e più abbondante è la “Palazzolo”; le altre due sono denominate “Salaroli” e “Fonte Vecchia”.
L’acqua scaturisce da strati profondi della crosta terrestre, al riparo da infiltrazione di acque superficiali come dimostra la costanza della temperatura (26° sia d’estate che d’inverno) e della composizione chimica, tanto nei periodi di piogge prolungate quanto nei periodi di siccità. L’ampia zona di protezione sanitaria intorno alle rocce da cui sgorgano le sorgenti garantisce l’assoluta purezza batteriologica dell’acqua.
Durante un viaggio di circa 30 anni nel sottosuolo, l’acqua S.Pellegrino acquisisce, attraverso il contatto con le rocce sotterranee, i sali minerali e gli oligoelementi che la caratterizzano. Grazie all’aggiunta di anidride carbonica di origine naturale l’acqua S.Pellegrino acquista la sua personalità frizzante e il tipico “perlage” che la contraddistingue. L’anidride carbonica addizionata in fase di imbottigliamento prolunga le piacevoli sensazioni olfattorie e gustatorie dell’acqua minerale, ora frizzante, chiudendo con una nota leggermente amara, che dà all’acqua l’inequivocabile personalità e gusto che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
Il packaging
Elemento distintivo nella produzione della linea di acqua minerale da parte di S.Pellegrino è il legame con l’origine storica di tale prodotto; per questo motivo il packaging delle bottiglie ha mantenuto nel corso del tempo alcuni elementi che fanno riferimento al legame storico sia con il territorio sia con le prime produzioni.
Gamma vetro
Le bottiglie di acqua minerale S.Pellegrino si caratterizzano per una forma rimasta nell’ultimo secolo fedele all’originale. Il prodotto si riconosce per quattro elementi chiave:
- Modello “Vichy”: la forma allungata inventata per le prime bottiglie del 1899 viene così denominata in ricordo dell’epoca in cui il paese di San Pellegrino era noto come “la Vichy d’Italia”[24] per l’attività delle sue terme
- La stella rossa: presente sia sul tappo sia sull’etichetta frontale, è un antico simbolo dell’Italia e dei prodotti in esportazione che, tra Ottocento e Novecento, venivano così contrassegnati come prodotti di qualità
- Il bollo: sul collo della bottiglia l’etichetta presenta ancora la raffigurazione del Casinò di San Pellegrino Terme, uno degli elementi storici del territorio, corredata con la data di fondazione del marchio e della Società Anonima delle Terme
- L’etichetta: si contraddistingue per la particolare filigrana bianca e blu che richiama lo stile Belle Époque della loro creazione.
Gamma PET
Prodotte nella stessa forma Vichy delle originali in vetro, sono studiate perché l’effervescenza e il perlage siano gli stessi della gamma in vetro. Questo è reso possibile anche dall’introduzione della tecnologia “coating”, che consiste nel rivestire internamente le bottiglie PET con un film particolare e sottilissimo, che funziona come barriera alla fuoriuscita di anidride carbonica e ne preserva le qualità anche in situazioni climatiche particolarmente difficili. Introdotte verso la fine degli anni ’90, inizialmente erano disponibili solo nel formato standard da 50 centilitri che richiama in tutto l’aspetto delle classiche Vichy in vetro; dal 2006 vengono realizzate due nuove versioni: la 33 centilitri, più innovativa nella forma ma caratterizzata dall’etichetta classica e dalla stella rossa, e la 75 centilitri, presente esclusivamente nella grande distribuzione.
+info: www.sanpellegrino.com
A cura della redazione Beverfood.com
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