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Lorenzo Dabove (in arte Kuaska), il più grande esperto di birre artigianali in Italia, ha condotto per conto di Beverfood.com un’ampia panoramica sui microbirrifici emergenti in Italia dal 2008 al 2018, intervistando i titolari/fondatori di ciascun Birrificio. Questo articolo è dedicato al birrificio Canediguerra con una intervista ad Alessio Gatti ( www.canediguerra.com )
Conosco Alessio Gatti, Allo per gli amici, da tanto tempo, penso almeno da più di vent’anni e ho seguito con interesse e affetto il suo percorso che l’ha infine portato a far birra nella sua provincia, più esattamente nella città di Alessandria. Libero di esprimersi, ha ben presto bruciato le tappe e ha portato il Birrificio Canediguerra nella prima fascia di qualità dell’esaltante movimento artigianale italiano. Ecco cosa ci ha detto, felice di essere sollecitato dalle mie domande.
Come e perché avete iniziato la vostra avventura.
Canediguerra nasce dall’idea di 4 amici che, spinti dall’amore per la birra artigianale e dalla voglia di creare qualcosa insieme sul proprio territorio, hanno unito le forze e le competenze, realizzando al contempo il proprio sogno.
Quali birre/birrai/birrifici, sia italiani che stranieri, sono stati la vostra fonte d’ispirazione?
Difficile rispondere. La nostra passione per la birra è nata più di venti anni fa e nel frattempo si è evoluta ed è cambiata, proprio come la birra stessa. Partendo dal Belgio e dalle sue cupe e polverose cantine, ai moderni e fantasiosi birrifici americani, tornando ad apprezzare la rigorosità dei birrai tedeschi e ancora l’operosa quotidianità di quelli inglesi. Insomma, è davvero difficile scegliere: amiamo la birra in tutte le sue diverse manifestazioni. Sicuramente ammiriamo i birrifici caposcuola, quelli che hanno saputo creare, e preservare nel tempo, veri e propri stili birrari.
Differenze, nel bene e nel male, tra l’epoca della vostra partenza e quella attuale con particolare riferimento all’aria che tirava e che tira oggi.
L’evoluzione recente della birra artigianale è fatta di chiari di scuri. Da una parte c’è stato l’aumento della pressione da parte dei gruppi industriali che, anche tramite l’acquisizione di piccoli produttori e la creazione di prodotti “civetta”, hanno iniziato ad interessarsi fortemente ad un tipo di clientela che fino a pochi anni fa era considerata solo una piccola nicchia senza importanza.
Dall’altra parte ci sono la sempre maggiore qualità dei prodotti brassicoli italiani, lo sviluppo e il miglioramento della rete distributiva, l’accresciuta sensibilizzazione dei publican e dei clienti finali sulla mescita e sulla degustazione. Insomma, ci troviamo al cospetto di un mercato sempre più preparato, esigente e voglioso di novità. Con l’allarga- mento del bacino di utenza però saranno sempre più le difficoltà cui dovremo far fronte e questa sarà la nostra sfida negli anni a venire.
Avete qualche sassolino nelle scarpe?
Non tantissimi, siamo per il quieto vivere. Osserviamo con curiosità l’evoluzione della birra in lattina in Italia, essendo stati fra i primi a provarla in Italia ed avendo scelto di continuare comunque con il vetro.
Cosa vi fa andare avanti e quali sono le prospettive future?
A spingerci a continuare sono sempre la passione e la voglia di fare bene, senza ovviamente smettere di sperimentare e di divertirci. Per questo motivo, da circa un anno, siamo partiti con un piccolo ristorante annesso alla produzione, dove proponiamo, oltre a tutta la linea classica, anche delle chicche prodotte su piccolissimi batch, birre stagionali e collaborazioni con birrifici amici.
Una battuta per concludere: “Quale birra avreste voluto creare voi e che invidiate ai vostri colleghi, sia italiani che stranieri?”.
Come già accennato in parte nelle risposte precedenti, siamo amanti degli stili classici e dei birrifici storici. Nella breve storia della birra artigianale italiana entrambe queste peculiarità si ritrovano nella Montestella del Birrificio Lambrate e nella Tipopils del Birrificio Italiano, due birre “archetipo” del movimento craft nazionale che hanno saputo far scuola a sé.
+Info: www.canediguerra.com
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