Riscoperto quasi accidentalmente in una fazenda nell´interno dello Stato di San Paolo, il chicco di caffé -MUNDO NUOVO AMARELO- ha provocato sorpresa e curiositá in una sua recente degustazione nella presentazione di una raccolta annuale di prodotti del settore. I suoi chicchi, danno vita ad una bevanda di sapore dolce e floreale. Dopo ben 35anni completamente persa, questa produzione di chicco raro (quasi inesistente all´oggi nel Brasile) é stata subito rivalutata, ed anche se il piccolo lotto raccolto, non supera i 120 chili per questa prima raccolta, ha dato di che parlare nel settore caffeero. ¨Spero che i torrefattori vengano a fare affari e si possa chiudere una buona trattativa¨ dichiara il proprietário, l´agricultore Mariano Martins. La piccola produzione, potrà essere completamente venduta sul mercato estero, ma almeno la metá della raccolta, dovrebbe rimanere in loco.
Mariano partecipa di un progetto la cui intenzione é di poter trattenere la buona qualità prodotta nel territorio brasiliano invece di esportarlo all´estero. Chiamato di –Sharing Coffees- il progetto che vede lo specialista Ensei Neto, sempre alla ricerca di chicchi rari, selezionandoli, ed a volte dividendoli tra due compratori, come una ditta locale ed una straniera. Con tutto questo, si hanno dei ricchi interscambi di informazioni sul prodotto, e, soprattutto, questi, viene altamente valorizzato. ¨Se vendo per una grande ditta, non so che fine faranno i miei chicchi ¨ dice sempre Martins. Per Rodrigo Ramos, della caffetteria Atelié do Grão di Goiania (Stato di Góias) la rete informativa é una forma per poter conoscere dei chicchi notoriamente rari e difficili da poter incontrare. ¨I miei clienti, sono curiosi, vogliono –sperimentare- e, se non fosse per queste relazioni, io non potrei sapere od avere contatti con i produttori di queste rarità – dice ancora Rodrigo. Dentro a questo progetto, lo stesso ha comprato parte del lotto nº -145- della fazenda Califórnia, che ha diviso con la ditta Horiguchi Coffee giapponese. Ryota Rigo,che presiede la filiale in Brasile, dice che il programma può migliorare la reputazione del produttore brasiliano e del compratore locale, aumentando la chanche di poter conoscere i migliori chicchi del Paese¨. Ma, questo scambio non si riduce solo alla ditta giapponese; la barista Isabela Raposeira della Coffee Lab, é un´altro buon esempio. La stessa ha spedito alla ditta The Coffee Collecvtive della Danimarca una rara campionatura. ¨Questi, vogliono conoscere ed espandere prodotti di alta qualità, hanno apprezzato la nostra forma di torrefare, e poi, vedremo i risultati “
A cura Gil Manigrassi Per maggiori informazioni: Ufficio Stampa da MG do Brasili Dr. Gil Manigrassi – Giornalista Fone (005511) 3901.5521 www.mgdobrasil.com