A novembre, quando il freddo inizia a farsi sentire, è ora di entrare in torrefazione. E non solo per godere del tepore della tostastrice, ma soprattutto per scoprire come lavorano gli uomini e le donne che preparano il caffè che poi beviamo al bar tutti i giorni. Domenica 28 novembre sarà quindi l’occasione giusta per capire meglio come funziona il mondo del caffè: torna infatti Io Bevo Espresso, la manifestazione dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano che apre le porte delle torrefazioni al pubblico.
Dal Nord al Sud 13 torrefazioni saranno a disposizione dei visitatori per illustrare una delle filiere più lunghe dell’intero mondo agroalimentare. Il percorso inizia infatti nei paesi della fascia tropicale dove viene coltivato e si conclude in Italia con la selezione e la tostatura dei chicchi e il servizio al bar. Un percorso che sarà affrontato attraverso visite ai magazzini del caffè crudo e agli impianti di tostatura e che culminerà in assaggi guidati dagli stessi torrefattori.
“Si dice spesso che il caffè è il nuovo vino, ma mentre sul vino si è detto davvero tanto, del caffè si conosce ancora relativamente poco – racconta Gianluigi Sora, presidente dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano – Fuori dall’Italia l’espresso è considerato una specialità, mentre nel nostro paese è vissuto come una bella tradizione ma spesso non ci si domanda cosa c’è dietro. Noi vogliamo dare alla gente comune la possibilità di vedere con i propri occhi cosa succede nelle torrefazioni”. L’elenco dettagliato sarà disponibile all’inizio di settembre su www.espressoitaliano.org
+info:Istituto Nazionale Espresso Italiano Uff. stampa: Carlo Odello
Chi è l’Istituto Nazionale Espresso Italiano
L’Istituto Nazionale Espresso Italiano, di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine e macinadosatori e altri sodalizi che volgono la loro attenzione all’espresso di qualità, oggi conta 43 associati con un fatturato aggregato di più di 650 milioni di euro. Maggiori info: www.espressoitaliano.org